The Danish Girl: prigioniera nel proprio corpo

The Danish Girl: prigioniera nel proprio corpo
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Nella Copenaghen del 1920, vive una coppia apparentemente felice, Gerda Wegener e Einar Wegener. Le difficoltà sembravano riguardare Gerda, non apprezzata nel mondo dell’arte per i suoi ritratti. Non sapeva che la sua arte avrebbe liberato Lili, prigioniera in un corpo che non le appartiene.

Una serenità apparente

Il film è l’adattamento del romanzo “The Danish Girl” di David Ebershoff, ispirato alla vita delle due pittrici danesi, Lili Elbe e Gerda Wegener. Ambientato nella Copenaghen del 1920, narra la storia di Gerda Wegener e Einar Wegener, coppia di artisti innamorata e apparentemente convenzionale. Solo più tardi si scopre come la stessa Gerda, interpretata da Alicia Vikander, abbia un ruolo fondamentale nella liberazione di Lili, costretta in un corpo che non le appartiene.

Le vita matrimoniale è apparentemente felice e appagante tra Gerda e Einar, fin da subito si percepisce un amore profondo tra i due. Manca solo la nascita di un figlio, tanto desiderato dalla coppia, ma sembra non arrivare mai. Gli unici contrasti sembrano riguardare la carriera artistica di lei, non apprezzata nel ambiente artistico per i suoi ritratti troppo moderni, dovendo anche digerire il confronto col famoso marito.

La ballerina

Una serie di coincidenze, portano Einar a posare per la moglie, in sostituzione a una loro cara amica. Nei panni di una ballerina si sente a suo agio, le calze velate sulla pelle, il vestito anche semplicemente poggiato, le scarpette ai piedi, nel suo sguardo si percepisce una felicità scomoda. Spaventato decide di vederlo come un gioco e Lili venne rimessa a tacere.

Dopo l’accaduto, anche nell’intimità, il desiderio di Einar di essere apprezzato e avere le attenzioni come se avesse un corpo femminile lo fa sentire appagato, viene però nuovamente interpretato da entrambi come un semplice gioco intimo. Gerda un giorno gli chiede di accompagnarla ad una festa di artisti, decisero di riportare Lili alla luce, solo per ilaricità. La preparazione del ruolo da interpretare, in realtà, non ha come risultato la finzione ma anzi porta alla verità.

La scena della festa, interpretata egregiamente dall’attore Eddie Redmayne, ci presenta finalmente Lili, coinvolgendoci in tutte le emozioni provate dalla donna, gli sguardi fugaci con gli uomini, la voglia di essere desiderata e apprezzata da loro come una bella donna. sentiamo anche il disagio che lei prova, in quanto sapeva che per la società sarebbe rimasta Einar Wegener.

Im Bild: Einar Wegener / Lili Elbe (Eddie Redmayne), Gerda Wegener (Alicia Vikander).
Una vita negata

Lili non è più disposta a fingere di essere qualcun altro. Gradualmente diventa sempre più presente nella vita quotidiana di Gerda, la quale entra in una profonda crisi, arrivando a credere che il marito fosse malato di mente. Iniziano le visite mediche, le prime per renderla più “virile”, possiamo immaginare che negli anni 20 un uomo con problemi nel concepimento non era un vero uomo, infatti, ricollegano i suoi comportamenti al non poter avere un figlio.

Dopo altre infinite visite, che portano solo ad esiti psichiatrici negativi, Gerda comincia a capire che non si trattava di pazzia, semplicemente suo marito non è mai esistito, in realtà è il ruolo sociale che Lili si è costruita per essere accettata dalla società. Quest’ultima diventa la sua musa ispiratrice, la ritrae in mille modi diversi, grazie a lei ottiene un tale successo da portarle a Parigi.

La svolta

Parigi per entrambe è la svolta, non ostante vivano un conflitto interiore, Gerda capisce di aver perso il marito non per morte o abbandono, ma per un’accettazione di se. Lili è finalmente libera, entro le mura di casa, di essere chi è davvero. Però sente un senso di colpa nei confronti della sua ormai ex moglie, sa di averle portato via l’amore della sua vita, cerca ogni modo di compensare la perdita, sapendo di non riuscire a darle quello che davvero vuole, l’amore del suo amato, poichè il suo corpo non glielo permette.

l’incontro con l’amico Hans Axgil, interpretato dall’attore Matthias Schoenaerts, è di grande sostegno per entrambe, sopratutto per Gerda che sentendosi persa ha bisogno di qualcuno su cui fare affidamento. la stessa, viene a conoscenza che a Parigi esiste un medico che si occupa di casi come quello di Lili. Scoprono assieme che esiste un intervento sperimentale che avrebbe liberato Lili dal corpo che odiava.

Dresda

Grazie al  dott. Warnekros, interpretato da Sebastian Koch, Lili si convince a subire l’intervento conoscendo i rischi. Il primo intervento ha un buon esito, Gerda le sta accanto con un amore e comprensione infiniti. Durante la convalescenza la sostiene in ogni modo, da Dresda a Copenaghen, sarebbe andata fino alla luna per lei. Non ostante il profondo dispiacere che prova per aver perso l’uomo che amava, Gerda ha dimostrato che l’amore non ha limiti, a prescindere da tutto.

Il secondo intervento non ebbe lo stesso risultato, purtroppo Lili se ne andò, lasciando un grande vuoto nella vita di Gerda, ma non rabbia o rimorsi. la scena finale rivela questo stato d’animo, Gerta e Hans tornano nel fiordo che lei tanto amava e dipingeva. La sciarpa che Lili le aveva donato vola in aria, e lei la lascia andare, finalmente libera.

a cura di
Margherita Castello

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