Vanishing Twin – Anchecinema, Bari – 27 maggio 2022

Vanishing Twin – Anchecinema, Bari – 27 maggio 2022
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Nel loro tour italiano i Vanishing Twin arrivano in quel di Bari, calpestando e incantando i presenti all’Anchecinema.

Chi sono i Vanishing Twin

I Vanishing Twin sono una band da tenere d’occhio nel psychopop internazionale. La band proviene dalla zona est di Londra ed è cosi composta: la cantautrice polistrumentista Cathy Lucas, la percussionista/batterista Valentina Magaletti, il bassista Susumu Mukaie, il synth player/chitarrista Arthur Sajas.

Aspettando l’inizio del live
Il pre-concerto

Una volta arrivata all’Anchecinema, che è uno spazio polifunzionale all’interno della Stazione, ho atteso l’inizio del live nella parte esterna del teatro così da godere del lieve venticello serale. Fuori c’era già qualche gruppo affiatato di amici. Il pubblico inizialmente mi ha un po’ lasciata perplessa, per poi portarmi a far spallucce, in fin dei conti la musica non ha età.

Infatti i Vanishing Twin, possono contare, almeno in questa terza, nonché penultima data italiana, prima di concludere il tour al MI AMI, su un pubblico che va dagli 8 anni fino ai 60 inoltrati. Ed è tutto bellissimo. Ci sono tre generazioni che si confrontano.

Gruppi di amici di vecchia data, figli di questi e amici. Musicisti che strimpellano la chitarra prima dell’inizio per allietare la serata dove l’unico suono è lo sferragliare dei treni li vicino. Si beve e si chiacchiera godendosi questa lieve brezza che preannuncia l’estate.

Cathy la cantante dei Vanishing Twin e il suo cappello caratteristico
Il concerto

All’interno della sala qualche pouf per sedersi, non esiste un pit e mi piace. Dà l’idea che il covid ce lo siamo messi alle spalle, tutto è amplificato in questa stanza enorme con un palco basso che potresti, se volessi, toccare gli strumenti della band.

D’un tratto cala il buio e si accompagna il silenzio. I più audaci si avvicinano al palco, si vogliono godere appieno l’esperienza. Qualche urlo di incoraggiamento dal pubblico caloroso ed eccoli entrare finalmente: i Vanishing Twin.

Colpisce al primo impatto il cappello enorme che indossa Cathy, e l’abito talare di Arthur così come il suo essere scalzo, ma mi innamoro di Susumu il bassista. Che ci posso fare ultimamente sono in fissa con gli asiatici. Fotografo per un po’ con gli occhi e con le camere che mi sono portata dietro, ma fatico a restare concentrata.

Lo stile psichedelico mi riporta in un periodo dove avrei voluto vivere, tra i ’60 e i ’70. Immagino una comune, gli acidi e la stessa musica provenire da un disco che gira. Mi viene da sorridere così come fa la batterista che, per quanto picchi forte, sorride sempre e ti fa pensare “voglio esserle amica”.

Si annullano i gap generazionali. Sotto palco ti ritrovi ad esultare e a muovere testa e spalle a ritmo con un bambino e una donna che potrebbe essere sua nonna per età. È tutto meraviglioso. Grazie Vanishing Twin!

a cura e foto di
Iolanda Pompilio

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Iolanda Pompilio

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