Ministri – Viper Theatre, Firenze – 23 Aprile 2022

Ministri – Viper Theatre, Firenze – 23 Aprile 2022
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14 febbraio 2022, Ministri: il tour Numeri è confermato. 
33 mesi dal loro ultimo “vero” concerto con un pubblico libero di scatenarsi; 2 anni e mezzo di attesa; 13 giorni mancanti all’uscita del nuovo album Giuramenti; 9 date confermate; 6 nuovi brani di cui 4 racchiusi in 1 EP: Cronaca nera e musica leggera.

3, 2, 1, via. 
Musica, ritmo, distorsioni.  
Energia, pogo. 
Sudore.

Siamo al Viper, a Firenze, un locale di moderate dimensioni ma accogliente, in cui ogni centimetro viene occupato da tutto ciò che, come ormai sappiamo bene, è mancato troppo a lungo: persone, calore, birre da concerto, adrenalina, sorrisi, risate, pianti, suoni. L’atmosfera è satura. È la settima data del tour, nonché la terzultima. I Ministri scaricano magistralmente tutta la loro rabbia addosso al pubblico – felicissimo e prontissimo ad accoglierla. 

Il corpo docenti – apertura 

Il live vede in apertura Il corpo docenti, promettente gruppo rock nascente, che nel 2019 ha iniziato a lavorare al suo primo album, Povere bestie, proprio con Divi (Davide Autelitano, cantante dei Ministri). Un inizio degno di guadagnarsi nuovi ascolti su Spotify per chi, come me, non conoscesse ancora la band. Meritano. 

Il live 

Dopo una ventina di minuti di attesa arriva il turno dei Ministri, che suonano come se dovessero riempire lo spazio del palco presente e passato, colmandolo per tutto il tempo in cui è rimasto vuoto. “Passare il tempo e farselo passare, cambiare il tempo per farlo tornare”: versi evocativi, parlano da sé. 

Una canzone dopo l’altra, ci accompagnano attraverso la loro musica che, condividendola, diventa un po’ anche nostra. Suonano sia le nuove uscite sia alcuni dei brani storici. Tra le altre ci sono: peggio di niente; non mi conviene puntare in alto; scatolette; inferno; numeri; sabotaggi; i tuoi weekend mi distruggono; Vicenza (La voglio anch’io una base a); diritto al tetto; spingere, che è un irresistibile richiamo al pogo; e l’irrinunciabile, bellissima, una palude. Non si fanno mancare un paio di stage diving del cantante ai quali si sono aggiunti quelli di alcuni ascoltatori random che hanno deciso di lasciarsi trasportare dalle mani della folla. 

Compare ad un certo punto anche lo spettatore più curioso e inaspettato del concerto: un pupazzo di unicorno, che viene fatto ballare e saltare a ritmo di musica; un simpatico e originale contrasto rispetto alla rabbia scatenata dagli strumenti dei Ministri. 

I Ministri all’Arena Lido di Rimini il 1 agosto 2021
Verso la conclusione 

Il gruppo ci saluta sottolineando che si tratta – e si è sempre trattato – di un arrivederci, non di un addio, e chiedendoci di portare fuori dal Viper, nella vita, quello che il concerto ci ha lasciato. Si avvicinano alla chiusura con la canzone Abituarsi alla fine: “ci vuole tempo per ricominciare, per abituarsi alla fine” (che è anche un saggio promemoria), seguita da dei ringraziamenti che si protraggono in una serie di suoni psichedelici talmente avvolgenti da essere quasi alienanti. Sembra non vogliano concludere – neanche noi lo vorremmo. E invece,  

1, 2, 3, fine. 
Si scaricano le ultime gocce di adrenalina – e sudore.
Lentamente, si torna alla normalità. Non sembra vero. 

Il live è stato una vera e propria esperienza, proprio come ci si aspetta. Ci tengo a ringraziare i Ministri per la loro musica, e per il coraggio di battersi per portarla laddove può arrivare alle nostre orecchie e sicuramente anche più a fondo. Vorrei rassicurare Divi dicendogli che la sua richiesta non sarà delusa: tolto il sudore – in parte sciacquato via dalla leggera pioggia all’uscita – sicuramente saranno molte le emozioni vissute lì dentro che ci porteremo appresso per un po’. 

Attendiamo con grande curiosità il nuovo album Giuramenti e, chissà, magari anche un tour estivo. 

a cura di
Gaia Barbiero

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