“Il segreto di Medusa”: la sottile linea tra mostro ed eroe

“Il segreto di Medusa”: la sottile linea tra mostro ed eroe
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Gli dei non scontano mai le loro malefatte, Perseo. I mortali si.

Negli ultimi tempi la mitologia greca e i grandi eroi, il cui nome è stato reso immortale da Omero, sono tornati a riempire gli scaffali delle librerie. Molti miti, che abbiamo imparato a conoscere sui banchi di scuola, oggi tornano a far parlare di sè, presentando però dei punti di vista inediti. Recentemente La Canzone di Achille, di Madeline Miller (una toccante rilettura della vicenda di Achille e Patroclo, raccontata attraverso gli occhi di quest’ultimo), è stato un caso letterario. Oggi, però, vi parlerò de Il segreto di Medusa, di Hannah Lynn.

L’autrice narra la storia della Gorgone ma ce la presenta in un modo del tutto nuovo. All’interno del romanzo vengono narrate due vicende, quella di Medusa e quella di Perseo che, come ci insegna la mitologia, si incontreranno al momento dell’epilogo.

Da sacerdotessa a Gorgone

Medusa è una ragazza stupenda che consacra la sua vita ad Atena, dea della sapienza e della guerra. La bellezza della fanciulla attrae gli sguardi lascivi non solo degli uomini, ma anche degli dei. Uno in particolare, Poseidone, viene rapito dal suo aspetto e decide di fare sua la ragazza. Medusa viene stuprata sull’altare della sua dea e lasciata li. Nuda, coperta di lividi e profanata.

Eppure agli occhi della dea, in cui la fanciulla sperava di trovare rifugio, Medusa non è una vittima: lei è colpevole.

Così Atena decide di punirla e di maledirla: farà in modo che nessun uomo la guardi più. La trasforma in un mostro, un fato ben peggiore della morte. I suoi morbidi capelli diventano dei serpenti, sempre pronti a colpire, e chiunque incroci il suo sguardo verrà mutato in pietra.

Medusa, con le sue sorelle (anche loro vittime della rabbia della dea) si ritirerà su un’isola deserta dove trascorrerà interi secoli macchiandosi delle morti di numerosi eroi, giunti su quel fazzoletto di terra con il solo scopo di ucciderla.

Ma Medusa è davvero un mostro?

Questa è la stessa domanda che sorge nella mente di Perseo, figlio di Danae e di Zeus, arrivato sull’isola delle Gorgoni, con il favore degli Dei, per uccidere quello che lui pensava essere un mostro.

Eppure il Perseo, ritratto da Lynn, non è l’eroe che la mitologia ci ha fatto conoscere. E’ un uomo sensibile che, dopo aver ascoltato la storia di Medusa, capisce di non essere giunto in quel luogo per eliminare una belva assetata di sangue. Il suo scopo è quello di liberare una sacerdotessa, condannata per una colpa non sua, che soffre immensamente per la sua sorte.

Perseo e Medusa nella Loggia dei Lanzi a Firenze
Dalla mitologia ad oggi

La storia di Medusa è quella di tutti i coloro che hanno subito un abuso. Donne che sono state malmenate dai loro compagni, ragazze che sono state violate perché qualcuno voleva assecondare la propria lussuria. Medusa ha subito dalla Dea lo stesso trattamento che, purtroppo, ancora oggi la società, troppe volte, riserva alle vittime che subiscono questo tipo di crimine. E’ stata colpevolizzata. Non c’è stata comprensione, nessuno ha cercato di alleviare il suo dolore…semplicemente se l’è cercata.

Ho visto gli sguardi che ti rivolgono gli uomini e la civetteria con cui li ricambi

Che siano sguardi, una gonna corta, un trucco vistoso o un atteggiamento esuberante, NULLA giustifica uno stupro. Una vittima resta tale e non ha sicuramente nessuna colpa.

Perseo, uno dei più grandi eroi della mitologia, viene toccato nel cuore dalla storia di questa donna e si ripropone di raccontarla, per fare in modo che il torto subito non passi ulteriormente in sordina. Eppure nonostante il suo nobile proposito non fa nulla, se non rimanere in silenzio.

Il libro di Hannah Lynn è una lettura breve eppure intensa. Una storia che tutti conosciamo, ma soltanto da un unico punto di vista. Una vicenda antica, già sentita, eppure in grado di toccare temi estremamente attuali e di farci vedere con occhi nuovi il mito di Medusa.

Il libro è una lettura piacevole e mentre lo si legge il tempo scorre rapido. Sappiamo già come finirà questa storia, ne siamo consapevoli da ancor prima di aprire il romanzo, eppure continuiamo ad andare avanti, sperando in un finale diverso.

Quando si arriva all’epilogo della vicenda, però, una domanda si affaccia nella nostra mente: “ma allora chi è davvero il mostro?”.

a cura di
Laura Losi

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Laura Losi

Laura Losi è una piacentina classe 1989. Si è laureata in Giornalismo e Cultura Editoriale presso l’Università degli Studi di Parma con una tesi sulla Comunicazione Politica di Obama. Avrebbe potuto essere un medico, un avvocato e vivere una vita nel lusso più sfrenato, ma ha preferito seguire il suo animo bohemien che l’ha spinta a diventare un’artista. Ama la musica rock (anche se ascolta Gabbani), le cose da nerd (ha una cotta per Indiana Jones), e tutto ciò che riguarda il fantasy (ha un’ossessione per Dragon Trainer). Nel 2015 ha pubblicato il suo primo romanzo “Tra le Rose” e a breve vedrà la luce anche la sua seconda fatica, il cui titolo rimane ancora avvolto nel mistero (solo perché in realtà lei non lo ha ancora deciso).

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