Il videoclip di “Malavita” è online

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Fuori ora il videoclip del nuovo singolo dei Malamore, “Malavita”

La band salentina Malamore torna alla musica con il nuovo singolo “Malavita”, un’intensa ballata rock, mix interessante tra sonorità anni ’70 e cantautorato italiano. “Malavita” è ora accompagnato dal suo videoclip disponibile online. Questo è il risultato di un lavoro di collaborazione tra i tre componenti del gruppo: Osvaldo Greco, Giacomo Spedicato, Matteo Spano e il regista Stefano Pinto. Il desiderio di oltrepassare la sfera musicale per sbarcare in quella visuale è ben chiaro: nulla è lasciato al caso. La cura dei dettagli sia nel messaggio che nella composizione del quadro dimostra quanto i Malamore più che una band, siano parte di un progetto in toto.

Il brano “Malavita”, col suo riff di chitarre, è in grado di suscitare sentimenti nostalgici. Tali inclinazioni emotive vengono riprese visivamente nel videoclip che, sfruttando oggetti vintage come una vecchia Mercedes o un antico telefono, sradicano il pubblico dal presente per trasportarlo in un passato irrequieto. Al termine del videoclip i punti di domanda circa il proseguo della narrazione sono maggiori rispetto alle certezze. Intelligentemente, Pinto e Company riescono a tenere alta l’interesse, come se si stesse raccontando un piccolo frammento di una storia molto più intricata. Di fatti, Il viaggio del protagonista, Giacomo Spedicato aka Bingo sembra essere solo all’inizio.

Il videoclip

Nel silenzio delle campagne salentine, si staglia quella che pare un’auto abbandonata. Una figura lontana si avvicina alla macchina, è Bingo che con la sua sigaretta e occhiali da sole da gangster è pronto a partire. Osserva due oggetti: la copertina del disco dei Velvet Underground & Nico, e il quadro di René Magritte, “Le Fils de l’Homme”. Il volto dell’uomo, soggetto del quadro, è celato da una mela verde, la stessa che il protagonista morde prima di allontanarsi con l’auto. Il ruggito dell’accensione della macchina corrisponde all’ intro vitale di “Malavita” mentre questa parte e l’ambiente attorno scorre sempre più veloce.

Il nostro protagonista approda ad un’officina, non prima di aver ritirato un misterioso pacco da un uomo. Giacomo si cambia in abiti da lavoro, osserva sospettoso lo spazio circostante e un po’ restìo, conversa con un collega. Nella penombra dell’ufficio telefona ai suoi amici, decadenti complici di un piano il cui scopo è tutto da scoprire. Il video termina prima che si possano conoscere le risposte a molte domande, intanto, però, il perimetro del loro stile retrò è stato delimitato.

L’immaginario

I Malamore sono riusciti a sfruttare le enormi potenzialità del videoclip, un’arte ridotta, negli ultimi anni, a mero strumento promozionale. Infatti, la combinazione tra marketing e idea ha dato vita ad un prodotto che riproduce fedelmente l’immaginario evocato dal loro singolo “Malavita”. Le citazioni del passato riconducibili alla fine degli anni ’60 ed inizio anni ’70, passano attraverso l’utilizzo creativo di costumi, oggetti e fotografia.

Il video di “Malavita” si incastra, quindi, in un disegno di espressione più ampio che conferisce concretezza ad un concetto ma soprattutto ne definisce una identità. Non si può che apprezzare l’intento dei Malamore e del regista Pinto di comunicare sensazioni non solo tramite l’ascolto del brano ma anche attraverso la visione.

Ma il visibile è limitato e l’interesse degli spettatori volge più su ciò che è tenuto nascosto che su quello che viene rivelato. È qui che il videoclip di Malavita raggiunge un fondamentale traguardo della pratica dei music video: destare la curiosità. Ci si domanda, allora, attratti: ora cosa succede?

I Malamore

Osvaldo Greco, Matteo Spano e Giacomo Spedicato iniziano il loro percorso nella musica in tempi diversi. Matteo e Osvaldo suonano insieme dalle superiori mentre Giacomo si unisce successivamente, dando vita, nel 2018, al progetto Malamore. “Malavita” esce a due anni di distanza dai singoli “Tramonti sul mare” e “Fotografie” e dimostra una crescita artistica da parte dei musicisti oltre che una grande personalità.

Dopo aver vinto vari contest, i Malamore alzano la posta in palio, pronti a farsi spazio nel più innovativo scenario musicale italiano. Puntando sul video e sulle possibilità visive della musica, hanno dimostrato di avere un mondo attorno a loro da mostrare. E quel mondo corrisponde un po’a costumi glam rock, un po’ a nostaligici appassionati del cinema di una volta.
Un mondo che a noi piace tanto.

CREDITS

Regia/montaggio: Stefano Pinto
DoP/Color correction: Andrea Dell’Aquila Focus
Puller: Francesco Dell’Aquila Produzione by Cosmograph & Flyeventy Rent
Auto: Bruno Forte (ForteCar)
Comparsa meccanico: Lorenzo Forte
Photo backstage: Paola Perrone Outfit: Malamore & Elisabetta Indennitate
Project Manager: Milena Calogiuri

MALAMORE
Osvaldo Greco: Voce/chitarra/piano/tastiere
Giacomo Spedicato: chitarra/basso/piano/tastiere/cori
Matteo Spano: batteria/percussioni/cori

Hanno suonato:
Michele Martirani – trombone Alessandro Dell’Anna – tromba Andrea Mariano – tastiere

Registrato da: Matteo e Daniele Spano – UrloRecords (Veglie)
Mixato da: Andrea Mariano – Waveform Studio (MIlano)
Masterizzato da: Salvatore Addeo – AEMMESTUDIO (Lecco)

a cura di
Noemi Didonna

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