Spencer: un angosciante viaggio nella mente di Lady D

Spencer: un angosciante viaggio nella mente di Lady D
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Spencer è il film biografico su Lady Diana diretto da Pablo Larrain presentato alla 78esima mostra internazionale del cinema di Venezia.

Il lungometraggio diretto da Pablo Larraín, che ricordiamo essere stato anche il regista di Jackie che valse la candidatura all’oscar a Natalie Portman per aver vestito i panni di Jackie Kennedy, e sceneggiato da Steven Knight (Peaky Blinders, Taboo), racconta in modo “immaginario” un esatto e specifico momento della vita della principessa Diana, interpretata da una bravissima (a mio parere) Kristen Stewart.

Inghilterra, 1991

La storia si svolge durante il periodo natalizio, in modo più specifico in tre giorni particolari: la vigilia di Natale, il giorno di Natale e Santo Stefano, a Sandringham House, dove tutta la famiglia reale è riunita per questo periodo di festa, l’anno è il 1991.

Ed è proprio qui, in questi giorni, tra banchetti, abiti da togliere il fiato, battute di caccia e tradizioni che Diana arriva a maturare una delle decisioni più importanti e sofferte di tutta la sua vita…porre fine al suo matrimonio con il principe Carlo (Jack Farthing).

La fragilità di Lady D

Durante l’arco dei tre giorni, non vediamo molto coinvolti i membri della famiglia reale, se non in alcuni specifici casi, che serviranno poi a dare un senso a quello che Diana sta provando.

Qui il ritratto di Lady D che viene fuori (grazie alla magistrale interpretazione della Stewart) è quello di una donna esausta, a tratti debole e soprattutto sola.

La solitudine che cela un grido soffocato di aiuto e di voglia di libertà, ma anche di rabbia verso la famiglia reale, che non fa altro che ignorare cosa stia succedendo.

Che Diana fosse innamorata di Carlo, e che Carlo fosse innamorato di Camilla, era un dato di fatto.

E anche la scelta registica di inserire il duro rapporto con il cibo della principessa e il mostrarne la bulimia, soprattutto durante il periodo natalizio e con la situazione che stava vivendo, ha mandato un forte messaggio agli spettatori.

Il malessere che lei stava vivendo era sia fisico, psicologico, totale.

La collana di Perle

Larraín in questo biopic ha voluto trasmettere tutti i pensieri inespressi di Diana (si tratta in ogni caso di un racconto immaginario).

Il tutto parte dall’arrivo della principessa a Sandringham House, arrivata dopo la Regina, perché ha guidato da sola e non accompagnata dalla scorta, e già dalle prime battute si nota come la voglia di Diana di partecipare a questa riunione di famiglia fosse tutt’altro che entusiasmante.

All’arrivo incontra la sua guardarobiera, Maggie (Sally Hawkins) che si occupa di vestirla e di gestire i vari cambi d’abito per ogni celebrazione, e non solo, ma che le fa anche da confidente e amica.

Sally Hawkins e Kristen Stewart in Spencer

Già turbata, Diana, il giorno di Natale scartando il regalo di Carlo, riconosce immediatamente la collana di perle, quella stessa collana che il marito ha regalato anche all’amante Camilla.

La collana di perle sarà il filo conduttore che porterà poi alla decisione finale.

Il rapporto con William e Henry

Ciò che ben appare e che il regista ha voluto mettere in risalto è proprio il ruolo di madre di Diana. Una madre attenta, premurosa, giocosa e semplice che cerca di mascherare in tutti i modi il suo malessere, ma sia Henry e sia  soprattutto William, percepiscono e notano.

Spencer

Nel film c’è un momento particolare che mostra quanto Lady D tenesse al fatto che i suoi figli crescessero non sentendo il peso della famiglia reale e che fossero ascoltati e compresi, un momento di gioco tra i tre durante la notte al lume di candela.

Perché era durante la notte che Diana poteva essere semplicemente Diana.

 La decisione finale

Diana arriva alla decisione finale di troncare il matrimonio con Carlo attraverso dei ricordi e delle “visioni“ che vedono apparire Anna Bolena, vi chiederete perché proprio lei? A quanto pare gli Spencer, pare fossero dei lontani discendenti della Bolena.

Kristen Stewart in Spencer

Ma più che per la discendenza è il rispecchiarsi di Diana nella figura di Anna Bolena, fatta decapitare da Enrico VIII per presunte infedeltà, quando in realtà era l’esatto opposto.

Cosa ricorda questa storia?

Diana tampinata dai paparazzi per le voci che giravano sulle sue presunte relazioni extra coniugali.

L’epifania e la ritrovata libertà della principessa arrivano in un particolare momento, quando scappa dalla cena di Natale e si dirige verso la sua casa (ormai diroccata e abbandonata) di famiglia, vicina a Sandringham House, e capisce che non ha più senso ormai lottare per qualcosa che è già morto.

Perché vedere Spencer?

Larraín credo abbia svolto un ottimo lavoro, non facile, soprattutto quando si parla di una figura come quella di Lady D e di tutto il contesto reale che ne consegue.

Il regista mostra un ritratto della principessa debole, sopraffatta da regole, dal vociferare e da imposizioni, una Diana quasi incapace di reagire.

Per quanto riguarda la Stewart, sicuramente ha dato prova di non essere soltanto l’attrice dalla poca espressività, anzi forse qui è stato proprio il suo punto di forza e la candidatura all’Oscar la meriterebbe tutta.

Mentre la fotografia e i costumi li ho trovati personalmente meravigliosi.

Spencer è un viaggio, non facile, nella mente di una donna sola e che solo voleva l’amore di un uomo, l’appoggio della sua famiglia adottiva ed essere semplicemente se stessa.

a cura di
Francesca Graziano

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Francesca Graziano

Francesca Graziano nasce il 28 aprile del 1992 in un una città nel cuore della Puglia. Trapiantata in Abruzzo intraprende gli studi per diventare una “strizza cervelli”, per gli amici Psicologa Cognitiva, ah si è innamorata delle Neuroscienze, il suo sogno nel cassetto è un dottorato, per quello ci sta ancora lavorando. Dal liceo nutre una passione smodata per il cinema e la letteratura, la sua unica fede è il binge watching. I personaggi dei libri e i protagonisti dei film diventano i suoi migliori amici, la sua deformazione professionale la porta ad analizzarli in maniera compulsiva. Si cela in lei un estremo lato nerd, i film della Marvel e gli Anime le fanno perdere la testa. Si definisce Romantica, per scelta.

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