Sick Luke si mette in gioco e vince con “X2”

Sick Luke si mette in gioco e vince con “X2”
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È uscito “X2”, il primo album di Sick Luke. Il produttore dopo anni e anni di “servizio” di produzione musicale per gli altri, ha deciso di creare un proprio disco.

Luca Barker, in arte Sick Luke, è uno dei produttori più famosi e importanti al momento nell’ambito della trap e del rap. Si può dire che, insieme a Charlie Charles, sia stato uno dei producer promoter per quanto riguarda la nascita e la consacrazione della trap italiana. Molti magari lo odieranno per questo, ma i fan del genere saranno sempre debitori delle basi prodotte da Sick Luke che li hanno deliziati sin dal 2016. Quante volte quei “Sick Luke, Sick Luke” iniziali hanno dato consapevolezza che sarebbe arrivata una base che difficilmente avrebbe deluso?

Sick Luke si è inizialmente legato alla Dark Polo Gang per cui produceva ogni beat, per poi nel tempo farsi conoscere e collaborare con molti degli artisti più importanti del panorama hip-hop; vanta collaborazioni con Sfera Ebbasta, Ghali, Guè, Mecna e Fabri Fibra per citarne alcuni. Risulta tutt’oggi uno dei producer più importanti, certificati e interessanti sulla scena.

Negli anni, ma soprattutto di recente, diversi producer, vedi Mace, i 2nd roof, Dj Slait con i “Bloody Vinyl“, hanno deciso di rilasciare un proprio disco per mostrare la centralità del proprio lavoro e rendere questa figura sempre più importante agli occhi, ma soprattutto alle orecchie, degli ascoltatori. Sick Luke finalmente ha deciso di mettersi in gioco e ha scommesso rilasciando un disco nella sua comfort zone, ma che sa regalare brani per tutti i gusti.

Il disco esplora diverse sonorità grazie ai numerosi ospiti presenti dalla trap, al rap e all’indie pop. I nomi sono tra i più disparati, se pensate a un nome della scena, sicuramente lo troverete in questo album. Per analizzare meglio “X2“, essendoci tanti artisti e tanti pezzi, è giusto commentarli uno per uno.

Ascolta “X2” su Spotify.
Notte Scura feat. Gazzelle & Tedua

Un pezzo tranquillo dove Tedua e Gazzelle fanno il “compitino”. Per un pezzo intro ci si poteva aspettare qualcosa di più “forte” che desse un bel benvenuto sul disco per sconvolgere sin dall’inizio l’ascoltatore, come succede spesso per dischi di questo genere. Se fosse stato inserito in una posizione diversa nella tracklist, avrebbe avuto il suo senso.

Creatur feat. Geolier & Ernia

Il beat più “dark” di tutto il disco dove Geolier ed Ernia non deludono le aspettative. Nonostante il duo sia un’unione insolita, funziona e rende “Creatur” uno dei brani che scorre più facilmente in cuffia.

Il giorno più triste del mondo feat. Ariete & Mecna

Chi chiamare per creare uno dei pezzi più tristi dell’album? Ariete e Mecna, sono i prescelti e i due si combinano perfettamente per creare la canzone che Sick Luke ci regala per piangere e sfogarci.

Solite pare feat. tha Supreme & Sfera Ebbasta

Si può dire che questa sia la hit dell’album, a parte la simpatica intro “SUP SICK SUP” si mischiano l’innovatore della trap agli inizi, Sfera, e quello della nuova generazione, Tha Supreme, creando un pezzo da ascoltarsi più e più volte in cuffia. Aspettatevi di sentire da Sfera e Tha Supreme ciò che sanno fare meglio, trappare.

Falena feat. Franco126, Coez & Ketama126

Un pezzo che con questi featuring poteva regalare certamente più emozioni. Franco126 esercita la parte “emotional”, Coez viene reclutato per il ritornello, essendone il maestro sulla scena, e Ketama126 per movimentare un attimo la situazione. Non è un pezzo però che incide e passa abbastanza in sordina rispetto ad altri.

Dream Team feat. Pyrex, Capo Plaza, Tedua & Shiva

Pezzo che unisce nuova scuola a quella “vecchia”, da ascoltare per fare un po’ di “balotta” insieme agli amici. Non contate insomma di trovare lyrics profonde, Simpatico è lo scambio continuo di versi tra Tedua e Capo Plaza. Un po’ fastidioso può risultare il “frero” ripetuto fin troppo da Shiva, che a parte questo dettaglio, dimostra di non essere solo quello di “Auto Blu“.

Hentai feat. Ghali & Tony Effe

Beat un po’ orientaleggiante, dato anche il titolo, che poi viene sviluppato e fatto evolvere durante la traccia. Ghali rende maggiormente nella prima parte della canzone, quando il beat è decisamente connotato da suoni orientali mentre Tony nella seconda quando il beat viene sviscerato e perde gli elementi peculiari iniziali.

Teaser dell’album.
La strega del frutteto feat. Chiello & Madame

Un bel pezzo ritmato che unisce Chiello, nel suo nuovo percorso da solista, e una delle rivelazioni del 2021, Madame. Spensierato se ci lasciamo andare all’ascolto esclusivamente della parte musicale, malinconico se invece ci concentriamo sul testo della canzone. Il mix delle due emozioni, incarnate da beat e versi, rendono il pezzo contrastante ma allo stesso tempo ascoltabile.

Clochard feat. Taxi B & Pyrex

Brano abbastanza violento con Taxi B che non fa rimpiangere la FSK e porta avanti imperterrito il suo stile. Pyrex rimane il trapper più forte tra quelli della Dark, dimostrando di essere ancora una volta di essere il re degli attacchi nei pezzi dove è presente.

Sogni matti feat. Drast & Leon Faun

Anche questo pezzo è un mix tra spensieratezza e malinconia. Leon Faun e Drast (degli Psicologi) sembra che collaborino da una vita tramite questo pezzo. Preparatevi per il secondo round di lacrime.

Faccio cose feat. Jake La Furia, Fabri Fibra & Izi

Altro pezzo che per i featuring poteva essere un’altra hit dell’album, però come “Falena” funziona, ma non è ciò che ti aspetti. Il ritornello sicuramente è uno dei principali elementi non funzionanti mentre Izi è sicuramente ciò che tiene più a galla questa traccia.

Mosaici feat. Gaia & Carl Brave

Pezzo pop decisamente orecchiabile con due esponenti tra i più forti nei pezzi pop italiani moderni. Di particolare rilevanza è il mix delle voci che si mischiano perfettamente durante i ritornelli, creando una melodia insieme alla base di pregio.

Temporale feat. Ketama126, Izi & Luchè

Pezzo semplice ma che funziona, i tre esercitano il proprio stile e uniti creano una traccia che porta a termine l’obiettivo: regalarci un pezzo rappato che non guarda in faccia a nessuno.

Funeral Party feat. Cosmo & Pop X

È il pezzo più inaspettato di tutto il disco, mischiare Pop X e Cosmo con una base di Sick Luke è ciò che ignoravate potesse esistere, ma quello di cui avevate bisogno. Il pezzo stacca di stile rispetto a tutti gli altri, ma se riesce a prendervi è un mix originale e imperdibile.

Pezzi da 20 feat. Emis Killa & Side Baby

Altro pezzo “dark” che dà soddisfazioni ai fan della vecchia wave del 2016, sia come beat che come strofe. Lo stile generale sta nel “flex” che Emis Killa e Side Baby sanno esprimere al meglio su questa traccia.

Camel e malinconia feat. Psicologi & Coco

Un altro pezzo triste con altri esponenti di questo tipo di pezzi: Psicologi e Coco. Tra l’altro è interessante come si siano volute mischiare le carte tra Psicologi, Coco, Mecna e Ariete che solitamente collaborano a parti invertite. Dal titolo si può anche capire a cosa si va incontro, è un pezzo molto in stile Psicologi per chi ne è fan.

Libertà feat. Duke Montana

È l’unico pezzo cantato da Sick Luke che rappa anche nel tempo libero, tra le altre cose. Già in passato ha rilasciato tracce dove ha “sputato versi” su proprie basi, è da dire però che rispetto altri pezzi ha reso meno. Il significato della traccia è importante e toccante, dedicando i propri versi alla sua storia e al padre con cui duetta proprio sulla stessa, Duke Montana. Nel complesso è comunque un brano che funziona e la giusta conclusione a questo lavoro.

Conclusioni

Sick Luke si è divertito a spaziare in diversi generi e regalare pezzi movimentati alternati a pezzi lenti per rendere il lavoro completo a 360°. Il disco sarà sicuramente una pietra miliare del 2022 sia per i fan del genere sia per aprire nuove strade nella musica italiana.

Le basi sono comunque tutte degne di nota, le delusioni per gli ascoltatori possono derivare più dagli artisti che le “fillano”, come si dice nel gergo. Non c’è una base inascoltabile, tutte hanno proprie peculiarità e tratti che le rendono uniche, oltre che diverse le une dalle altre. Per questo non aspettiamo altro che venga rilasciata anche la versione con esclusivamente le basi strumentali.

Queste collaborazioni tra più artisti, anche di generi così differenti, una volta erano più difficili sia per il “rap game” sia perché si puntava a non contaminare i generi gli uni con gli altri. I dischi dei producer sono la strada per creare sempre occasioni per unire esponenti della musica italiana di diverso genere e creare progetti “freschi” e originali.

a cura di
Luca Montanari

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