Jacopo Et -“Siamo sicuri di essere giovani?” – Release party
Siamo stati invitati al release party del nuovo album di Jacopo Et, “Siamo sicuri di essere giovani?”. L’evento si è tenuto la sera dell’11 novembre presso l’osteria “Il Moretto” a Bologna.
Jacopo Et dopo aver lavorato diversi anni dietro le quinte come autore per nomi ben conosciuti della scena musicale italiana, per citarne alcuni, Shade, Annalisa, Fedez, Max Pezzali ma anche Dark Polo Gang, Benji e Fede e Gaia, ci mette la faccia rilasciando un proprio album. Jacopo Et, in realtà, aveva già pubblicato un suo lavoro dal nome “Night Club – EP” nel 2019, oggi però è uscito il suo primo album, “Siamo sicuri di essere giovani“. Per festeggiarne l’uscita è stato organizzato un release party nella sua amata Bologna.
L’evento si è tenuto all’osteria “Il Moretto“, una location posizionata appena fuori da i Viali bolognesi vicino porta San Mamolo, a sud del centro storico. L’osteria si presentava in classico stile bolognese, piccola ma accogliente. L’arredamento, la musica e la luce soffusa non hanno fatto altro che aumentare il mood ospitale e “caldo” dell’evento. Jacopo si è rivelato sin da subito amichevole e carico, scambiando battute con tutti gli ospiti tra Sangiovese e tagliatelle al ragù. L’aria che si respirava era sicuramente di “balotta” e tranquillità, oltre che di festeggiamenti.
Tra le balotte bolognesi
Durante la piccola grande festa era possibile scorgere ospiti come Samuel Heron, Federico Poggipollini, Federico Rossi, Lodo Guenzi e Alberto Cazzola de Lo Stato Sociale, tutti personaggi con cui ha collaborato e lì a festeggiare questa pietra miliare musicale nella carriera di Jacopo.
Una volta saziati, circa, Jacopo poco prima della mezzanotte ha preso posizione in fondo alla stanza e, accompagnato da un chitarrista con la sua acustica, ha iniziato a cantare per il pubblico i singoli usciti dell’album: “Motociclette“, “Bellissima“, “La Vecchia Guardia” e “Gli racconteremo“. Per l’ultimo pezzo sono saliti sul palco anche i “regaz” de Lo Stato Sociale in versione informale per duettare, come accade nel pezzo ufficiale.
La combinazione voce e chitarra acustica non ha deluso e rispetto ai pezzi originali non ha perso di efficacia, facendo richiedere al pubblico il bis di certi pezzi. La sala era diventata un grande karaoke insieme a Jacopo con tutti che lo accompagnavano specialmente durante i ritornelli delle canzoni. La serata si è conclusa tra foto e congratulazioni e Jacopo non può che essere più che appagato dalla riuscita del party.
Se già i primi singoli vi avevano entusiasmato, non rimarrete delusi dagli altri pezzi presenti nell’album. La voce “sporca” si adatta bene a tutte le diverse sonorità messe in campo per tutto il lavoro. Dai primi ascolti l’album sembra ben curato e con l’obiettivo di far sfogare Jacopo sulla vita in tutte le sue sfaccettature, ritrovando diversi pezzi grintosi. Interessante anche la scelta di inserire uno skit, oltre che le parole dello stesso in pieno stile Jacopo Et. Come primo album non è sicuramente male ma va approfondito e ascoltato ulteriormente prima di darne un giudizio definitivo nella nostra futura recensione.
a cura di
Luca Montanari
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