Vinicio Capossela – Blue Note Milano – 28 ottobre 2021

Vinicio Capossela – Blue Note Milano – 28 ottobre 2021
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È un giovedì sera di fine ottobre e al Blue Note di Milano ci sono due spettacoli di Vinicio Capossela.

Entrambi gli spettacoli sono sold out e Capossela ripropone i brani del album “All’una e trenta cinque circa”, che compie trent’anni, nel contesto della kermesse “JazzMi“.

C’è un pò di fila all’esterno del locale ma, ormai, è necessario abituarsi anche a queste nuove disposizioni anti pandemia e, tutto sommato, qualche volta ne vale davvero la pena.

Una volta all’interno e sistematosi il pubblico ai tavoli, sale sul paco l’artista e la sua band e lui, Vinicio Capossela, salutando un po’ timidamente il pubblico, si accomoda mestamente al piano mentre gli altri componenti si sistemano ai loro strumenti (la banda è infatti composta da altri tre elementi, le fondamenta del jazz: contrabbasso, sassofono e batteria).

Da subito l’atmosfera è accogliente. Si riscalda anche grazie ai brani soavi e alle dolci ballate, d’amore, di lunghe notti passate in oscuri e fumosi bar di periferia. 

Il contesto è elegante, intimo e sobrio eppure il pubblico talvolta non riesce proprio a trattenersi dal cantare e non so voi, ma per me è indubbiamente l’emozione più forte, quando il canto del pubblico si fonde all’unisono con quello l’artista.

È emozione pura, sentimento, un corpo e un’anima sola.

Ancora di più lo è in questo momento in cui, a piccoli passi stiamo ricominciando a godere della musica, nella sua forma più dionisiaca, che eleva i nostri spiriti e ci permette di tollerare la parte razionale delle nostre vite.

La band al completo

Tra una sonata di fisarmonica e una lettura di poesie, racconti di vita vissuta e interazioni dirette con il pubblico, tutti in sala siamo completamente rapiti da lui e dalll’atmosfera creatasi, un perfetto connubio tra chi sta sul palco e chi in sala.

In questa bolla in cui ci troviamo, il tempo sembra essersi fermato, immobile ed eterno, sciolto come il ghiaccio in un bicchiere di whiskey. Ma il tempo è tiranno e ci ricorda che sono ormai passate due ore e lo spettacolo ahimè, volge al termine.

Non  sono certo mancate nel frattempo le presentazioni dei componenti della band e parole di ricordo per qualche amico ormai scomparso. Tra gli ultimi pezzi la band si esibisce in una toccante cover di “Estate”, brano alquanto importante per Capossela, come ci ricorda.

La serata si conclude così, con  il pubblico reclamante altri pezzi tratti del suo cospicuo repertorio, ma che giustamente, come ragguaglia lui, non sono previsti perché essendo in un locale jazz, bisogna adeguarsi al contesto.

Ci lasciano così, risalendo le scale del locale per raggiunger i camerini e noi usciamo per essere nuovamente inghiottiti dalla notte e dalla vita.

a cura e foto di
Silvia Macini

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Silvia Macini

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