Seat Music Awards 2021: l’Arena di Verona si veste di musica

Seat Music Awards 2021: l’Arena di Verona si veste di musica
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Giovedì 9 e venerdì 10 settembre l’Arena di Verona ha ospitato i Seat Music Awards 2021. Due giornate intense, due serate che hanno visto le gradinate e la platea dell’anfiteatro romano ribollire di entusiasmo e di persone. Un colpo d’occhio fantastico all’insegna di quello che più è importante: la musica live. A voi Il nostro racconto tra backstage e belle sorprese

I Seat Music Awards 2021 sono uno spettacolo televisivo dedicato alla musica, il che è ben diverso da un live vero e proprio. Ovvietà questa, ma ha un punto in comune: le persone accorse durante le due serate all’Arena di Verona avevano fame e sete di vedere, ascoltare e partecipare a un evento in cui la musica fosse protagonista. Noi abbiamo la fortuna di svelarvi anche qualche particolare direttamente dal backstage.

Ph: Elena Di Vincenzo
Primo tempo – Lo spettacolo inizia

Da Ligabue a Zucchero, passando per Fiorella Mannoia e Claudio Baglioni, la serata del 9 settembre è stata all’insegna dei big storici della musica italiana uniti ai nuovi mattatori del mainstream, da Mahmood a Marco Mengoni, fino ai giovani sempre più in vista come Psicologi e Sangiovanni.

Toccante e gioioso – come sarebbe piaciuto a lei – il ricordo di Raffaella Carrà, affidato a una Vanessa Incontrada Impeccabile.

A proposito di conduttori, il duo Conti – Incontrada si rivela essere rodato e collaudato, con la spagnola sempre in vena di battute e di grande contatto col pubblico. Divertenti i siparietti che voi non avete potuto vedere durante le pause pubblicitarie: “Sono due ore con questi tacchi. Ora due minuti li tolgo”, e dalla regia si sente un “No, no. Non lo fare” e di rimando, lei: “No, no, eccome se me le tolgo”. Una parentesi divertente, che mostra anche il lato più umano, più “comune” di chi è sul palco.

Ph: Elena Di Vincenzo

La prima serata dei Seat Music Awards 2021 è stata anche l’occasione di ospitare sul palco Panariello e Giallini, Alessandro Cattelan, Antonella Clerici, Paola Cortelles per lanciare i propri programmi e film (è pur sempre uno show televisivo, ricordiamolo). Menzione d’onore per Andrea Bocelli e Jerry Calà che, sebbene faccia strano scrivere e leggere questi due nomi nella stessa frase, sono accomunati dal Premio Arena di Verona a loro consegnato.

Intervallo – “Ehi tu, leva le mani di dosso da quella RedBull”

Secondo giorno, venerdì 10 settembre. Stanchi ma felici per la sera precedente, abbiamo la possibilità di assistere alle prove generali. Trentuno gradi si fanno sentire tutti, soprattutto sul terzo della cricca arrivato entusiasta con una lattina di RedBull in mano (una delle tante future). Si prova, si interrompe un attimo, si chiede di alzare quella spia o qualche piccolo cambio di coreografia. Tutto molto bello, professionale e delle volte anche amichevole.

Uno degli aspetti che spesso sfuggono è proprio il rispetto per il lavoro altrui: Nek e Shade disponibilissimi con tutti, Rocco Hunt che saluta tutti, chiede qualsiasi cosa con un immancabile “Per favore” o “grazie”, Emma e Loredana Bertè che provano seriamente, salvo poi scherzare con qualche tecnico… Sono tutte piccole cose che fanno piacere, perché davvero, davvero pochi sono sembrati sopra chissà quale piedistallo (praticamente nessuno, in verità).

Ph: Fabio Izzo
Secondo tempo – Lo spettacolo volge al termine

La voglia di vedere i propri idoli, soprattutto da parte dei più giovani, ha permesso di rendere l’Arena di Verona un posto ancora più magico, pieno di energia e di sensazioni belle, positive. È bello vedere una location così, ribollente di persone (rispettando tutte le norme del caso) e di decibel. A prescindere dai gusti musicali di ciascuno di noi, è bello essere sommersi da tutto questo.

Soprattutto quando i Negramaro compaiono non sul palco, ma tra le gradinate dell’Arena per presentare il nuovo singolo “Contatto”; quando Diodato canta con trasporto sincero, quando Loretta Goggi viene celebrata per i 40 anni di “Maledetta Primavera” (anche se il playback con la registrazione della sua voce e canzone che sfuma è una scelta molto “retrò”).

Una due giorni intensa, quella dei Seat Music Awards 2021. Un’esperienza di cui, a giudicare dal numero di presenti sulle gradinate e in platea, molti avevano anche bisogno, per un motivo o per l’altro.

a cura di
Mirko Fava e Sara Alice Ceccarelli

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Sara Alice Ceccarelli

Giornalista iscritta all’ODG Emilia Romagna si laurea in Lettere e Comunicazione e successivamente in Giornalismo e Cultura editoriale presso l’Università di Parma. Nel 2017 consegue poi un Master in Organizzazione e Promozione Eventi Culturali presso l’Università di Bologna e consegue un attestato di Alta Formazione in Social Media Management presso l'Università di Parma. Ama il giallo e il viola, possibilmente assieme e vive in simbiosi con il coinquilino Aurelio (un micetto nero). La sua religione è Star Wars. Che la forza sia con voi.

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