Maschile Singolare, soli si può essere felici

Maschile Singolare, soli si può essere felici
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Maschile singolare” è un film diretto da Alessandro Giuda e Matteo Pilati. Prodotto dalla Rufus Film in collaborazione con MP Film e distribuito su Amazon Prime dal 4 Giugno, proprio nel mese del Pride.

Il film ha conquistato la mia curiosità fin dal trailer, ma è stata la presenza di Giancarlo Commare, il protagonista, che mi ha convinto a vederlo. Talentuoso giovane attore, Giancarlo, ha raggiunto la popolarità grazie, anche, alla serie SKAM Italia. In questo film ha confermato il suo talento.

“Maschile singolare” alla riscoperta di se stessi: di cosa parla il film

Racconta la storia di Antonio, interpretato da Giancarlo Commare, giovane architetto disoccupato con la passione per la pasticceria, innamorato perso del marito Lorenzo (Carlo Calderone) con cui condivide, almeno in apparenza, un felice matrimonio. 

Improvvisamente Antonio si trova catapultato in un incubo. Viene lasciato in maniera brutale da Lorenzo, ritrovandosi senza casa e senza soldi. 

Antonio lo vediamo fin dal inizio come un ragazzo molto insicuro, che si affida completamente al marito e alla sua migliore amica Cristina, interpretata da una splendida Michela Giraud. Si ritrova, dopo la rottura, perso e senza certezze. Una situazione in cui è facile rispecchiarsi.

Antonio, proprio da questo avvenimento, inizia un percorso alla ricerca di se stesso, riconquistando un’inaspettata forza d’animo

Per puro caso prende in affitto una camera nella casa di Denis (Eduardo Valdarnini), giovane disincantato e smaliziato, che non si fa problemi a mostrarsi “letteralmente” senza veli, sin dal primo incontro. 

Dopo un iniziale momento di freddezza, i due stringono una profonda amicizia e proprio grazie a Denis Antonio riesce a riscoprire l’amore in se stesso. 

Denis gli procura un lavoro nella pasticceria del bel Luca, interpretato da Gianmarco Saurino, con cui Antonio stringe un forte legame emotivo. 

Da questo momento Antonio ricostruisce la propria vita, pezzo dopo pezzo, scoprendo di più su se stesso e sulle nuove “regole” delle relazioni. Ritrova nuova forza d’animo e scopre di potercela fare da solo.

“Maschile Singolare”
La vera forza di “Maschile Singolare”

“Maschile Singolare” è un film che ha un pregio enorme: quello di portare su schermo, con naturalezza e senza stereotipi, la vita di un giovane ragazzo gay.

In molti film, ancora adesso, l’unico ruolo in cui vediamo “il ragazzo gay” è quello di simpatico amico della protagonista. 

In “Maschile Singolare” la cosa bella è quella di mostrare con orgoglio e anche con semplicità la vita di un giovane uomo. 

Il film racconta, non tanto una storia d’amore, ma la crescita e presa di posizione nel mondo del nostro protagonista, che capisce che essere single non vuol dire essere soli. Il focus del film non è tanto quali preferenze sessuali abbia Antonio ma è Antonio stesso.

Un protagonista che, a mio avviso, non si può far a meno di apprezzare: carino, dolce ed insicuro. Ognuno di noi si può rispecchiare in lui.

Finalmente un film italiano con un protagonista gay, senza inutili stereotipi o ruoli da macchietta. Non è sicuramente il primo film del genere e neanche il più brillante (Ozpetek insegna).

Questo è un ottimo segnale per far vedere al pubblico come bisogna rappresentare una realtà e fa nascere la speranza che sempre più film del genere vengano prodotti.

Antonio e Luca
Un bel film ma con qualcosa da migliorare

A mio avviso il film ha due anime, da un lato si vede, si percepisce, la volontà di tutti, dal regista agli attori, di portare in scena un’opera con una tematica importante e di rendergli giustizia

Da un altro lato il film è inutilmente allungato, ci sono dei veri e proprio momenti morti, che non ci danno nulla a livello di trama. Sinceramente, se fosse durato di meno sarebbe stato più fruibile e godibile

L’approfondimento dei personaggio secondari è, secondo me, superficiale o quasi inesistente.

Antonio è l’unico personaggio con cui sono riuscita veramente ad empatizzare, lo spettatore non può che volergli bene. I personaggi secondari invece, rimangono sullo sfondo, e lo spettatore, a parte generiche caratteristiche, non conosce mai veramente gli amici o gli amanti di Antonio.

Di fatto, rimane un film veramente godibile, che non vi annoia e che vi fa sorridere, ma probabilmente non vi segnerà nel profondo.

Rimane il fatto che il film tratta un tema che dovrebbe essere raccontato più spesso: l’amore e le relazioni in tutte le sue forme e colori

a cura di
Angelica Donini

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Angelica Donini

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