La rivelazione dell’anno: Ariete #oltrefestival

La rivelazione dell’anno: Ariete #oltrefestival
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Arianna Del Ghiaccio, in arte Ariete, classe 2002 è una delle nuove voci femminili più in voga del momento. L’abbiamo conosciuta durante l’inizio del suo Tour, prima che arrivi all’Oltre Festival di Bologna ad incantare tutti quelli che, come lei vivono con la stessa intensità le emozioni della giovane età.

Nella sua carriera annovera anche una partecipazione a X-Factor, ma è durante il lockdown che i suoi pezzi hanno iniziato a girare e lei a farsi conoscere, non solo sul territorio romano. Posso assolutamente affermare che rappresenta con i suoi testi l’essenza stessa delle emozioni e dei sentimenti dei giovani d’oggi.

Parole semplici ma che arrivano al punto, talmente tanto che anche Netflix ha pensato bene di usarla per un piccolo cameo in Summertime, nota serie tv prodotta da Cattleya, in cui compare in un episodio con la sua chitarra.

Tenetela d’occhio perché il suo è un successo assolutamente in salita.

L’INTERVISTA

Ciao Arianna, come ci si sente a diciotto anni ad avere un così grande successo?

La vivo in maniera molto tranquilla in realtà perché è una cosa che dico sempre è che, più la inizi a prendere come un lavoro, una cosa per cui dici “No mi devo alzare la mattina per andare a lavorare” e nemmeno me la godo, quindi me la vivo come una ragazza di 19 anni che sta inseguendo  una passione che le sta portando anche fonte di lavoro e di guadagno.

Con che stato d’animo stai affrontando o pensi di affrontare l’imminente tour estivo? E cosa ne pensi dell’Oltre Festival a cui parteciperai a breve? C’è uno degli artisti tuoi colleghi presente che ammiri e ascolti?

Io sto vivendo questo tour in maniera molto tranquilla, ieri sera abbiamo fatto la prima data ed anzi ero tranquillissima, è ovvio che ci saranno anche date in cui sarò un po’ più in ansia come Roma che è la mia città, però la sto vivendo come una ragazza che si vuole divertire e far divertire gli altri.

Apprezzo anzi tutto il lavoro della gente che c’è dietro perché ce n’è veramente tanta e non è scontato ricordarlo e poi sì, all’Oltre Festival suono con tutte persone che conosco personalmente e soprattutto Psicologi e Rkomi.

Con gli psicologi siamo veramente amici da ormai un anno e mezzo come  fratelli, mentre con Mirko ci siamo conosciuti qualche mese fa, ma anche lui è una persona d’oro e poi lui lo ascolto da un sacco di tempo e sono super contenta di aver lavorato con lui e di essere in un rapporto molto confidenziale perché è davvero una persona carinissima.

Quanto ha influito il periodo di chiusura trascorso sul tuo percorso e sulla tua crescita personale e professionale?

Ha influito sul mio percorso come sulla vita di tutti gli altri, come la vita di una donna di famiglia che si deve alzare per andare a lavorare e da un giorno all’altro non può più farlo. Diciamo che ognuno l’ha vissuta in maniera molto molto diversa, però se c’è una cosa che la rende uguale per tutti è stato appunto il fatto di non poter più vivere come volevamo.

Io mi sento molto fortunata perché tutti i miei parenti stanno bene, i miei amici stanno bene, non ho avuto il covid, ho fatto anche la prima dose di vaccino e quindi  mi è andata bene anche perché questa chiusura alla fine mi ha portato in un mondo che abbiamo sfruttato con i ragazzi di Bomba Dischi per uscire e lì, era un cinquanta e cinquanta, poteva andare male o poteva andare bene e fortunatamente  è andata bene e sono contenta.

Ti ho conosciuta per caso su Spotify durante la pandemia, ero alla ricerca spasmodica di voci nuove femminili. Mi sono innamorata di te e della tua scrittura, perché sei capace di raccontare con i tuoi testi che per me paiono piccole fotografie che rappresentano dei sentimenti, delle emozioni e degli spaccati della tua età. Quanto c’è di Arianna nei testi più conosciuti e quanto invece c’è il personaggio Ariete?

Io una  cosa che dico sempre è che Ariete è solo Arianna che canta. Alla fine è questo il bello no? La sincerità di cui parlo, la spensieratezza, la malinconia sono tutte cose che ho vissuto e scritto da sola e c’è tutta me stessa. Arianna è davvero Ariete e viceversa.

Avere un tuo pezzo, nello specifico: “L’ultima notte” nella soundtrack di una serie tv di Netflix, dove hai anche suonato in un piccolo cameo che effetto ti ha fatto?

È  assurdo, è successo tutto molto velocemente e mi ha fatto super piacere che i ragazzi di Netflix mi  abbiano presa a cuore e abbiano scelto me per la colonna sonora, per il cameo e per tutto.

Come mai hai scelto come nome d’arte Ariete? Credi nella simbologia astrale dei segni zodiacali o dietro si cela altro?

Ci credo, ma non è stato il motivo per cui ho scelto Ariete. Io in realtà non avevo idee, non sapevo che nome d’arte darmi sinceramente e poi ricordo ero sul letto e ho detto: “Perché non chiamarmi Ariete? È il mio segno zodiacale, suona bene ed è figo”.

Ti ringrazio per il tempo che ci hai dedicato e vorrei chiudere con una domanda forse un po’ scomoda: hai 18 anni e tutto il tempo davanti, ma hai un piano B qualora qualcosa dovesse andare storto in questo percorso intrapreso?

In realtà no non ho un piano B, ma non l’ho mai avuto. Per me questo e basta. Se avessi avuto un piano B anche quando con la musica non era iniziata probabilmente non avrei avuto la carica e la determinazione che ho adesso. Per me devo fare solo questo. Devo dare assolutamente il 100%.

a cura di
Iolanda Pompilio

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