Giochiamo Sempre Bene: l’alchimia secondo LaBambagia

Giochiamo Sempre Bene: l’alchimia secondo LaBambagia
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Quando l’alchimia tra due persone è frutto di anni di scenari ed esperienze trascorse, e quando quest’alchimia si incarna in musica, non può che uscire un prodotto interessante. E’ questo il caso de LaBambagia, duo composto da Isma e Marco, che questo 26 marzo ha presentato il suo secondo singolo Giochiamo Sempre Bene.

Il loro percorso assieme comincia con una band embrionale in una scuola di un quartiere popolare di Carrara, poi l’esperienza londinese, il passaggio dai Fusion, agli Gliese, agli Eva. La finale di Liguria selection e le finali nazionali di RocktargatoItalia sono due tasselli da aggiungere, nonché ottimi punti di partenza. 

Il primo singolo, Nessun Problema, ci racconta in breve quello che il duo vuole essere: elettronico ma non scontato, pop che tra arpeggiatori e sonorità ci riporta tra gli anni ‘90 e i 2000. Con queste premesse, possiamo quindi addentrarci meglio nel loro secondo singolo. Pronti, via. 

Giochiamo Sempre Bene

Il singolo che si presenta con una copertina home-made abbastanza particolare: un water ed un bidè, il senso lo cercheremo ascoltando il brano. Sintetizzatori e pad crescenti aprono le danze, e con la sezione ritmica comincia anche il cantato, che dal suo essere profondamente maschile lascia il segno, soprattutto quando da un cantato abbastanza ritmico si distende nel bridge “Desideri sparsi, tra accendini esausti”. Il cantato funziona tranquillamente tra gli alti ed i bassi dinamici del pezzo. 

Musicalmente, un electro pop semplice ma che fa il suo dovere: catchy quanto basta, esagerato mai: le batterie ed il basso accompagnano il cantato fino ad esplodere nel ritornello, dove il protagonista è l’elettronico. Effetti e pad sono sempre presenti ed arricchiscono l’ascolto, merito di una buona post produzione. Sono 3.39 minuti che scorrono piacevolmente. Una triangolazione tra Gabbani, Luca Carboni e un pizzico di 883 (per tornare alle influenze degli anni ’90) potrebbe descriverlo al meglio. 

La Recensione

Il brano è una dedica alla metà che funzionare la coppia. “Io e te, facciamo un feat., dove si incontrano le vene giochiamo sempre bene.” Racconta di un rapporto di complicità, tra desideri sparsi e accendini esausti.  Ad inizio articolo si parlava di alchimia e percorsi, e Giochiamo Sempre Bene è la naturale prosecuzione di Nessun Problema, come sonorità, temi trattati, atmosfera. Una coerenza che fa venir voglia di ascoltare il terzo. La celebra, se vuoi, quest’alchimia: “E tutto va a gonfie vele, qua nessuno può arrivare, non pensiamo più a domani”

È un tutorial sul come giocare bene di squadra, da una squadra che funziona. Racconta la spensieratezza attraverso testo e suoni, perché tra “tutti i modi per non pensare a niente” e un “rave di lunedì” la spensieratezza è lo stato mentale che sembra dare origine al singolo. E allora confermiamo: quando l’alchimia si incarna in musica, non può che uscire un prodotto interessante.

a cura di
Nicolò Angel Mendoza

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