We are who we are: Guadagnino fa centro nuovamente

We are who we are: Guadagnino fa centro nuovamente
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We are Who we are è la nuova mini serie italo- statunitense, che porta il noto regista italiano sul piccolo schermo.

È proprio Luca Guadagnino il co-creatore insieme a Sean Conway, Francesca Manieri e Paolo Giordano e direttore di questo “esperimento” televisivo. Il trampolino di lancio del regista è stato l’adattamento cinematografico del libro di Andrè Aciman “Chiamami col tuo nome”, che lo ha portato anche alla candidatura all’Oscar.

Apprezzato soprattutto nel mondo Statunitense, Guadagnino si lancia in questo nuovo progetto per HBO e Sky Atlantic, debuttando sulla piattaforma il 9 Ottobre.

Qual è la storia che We are who we are vuole raccontare?

Immaginate di vivere l’adolescenza in una base militare americana situata in Italia a Chioggia, con l’illusione di essere una vera e propria città, e di dover lottare, a tutti i costi, per la propria libertà e la propria individualità. Al centro di tutto questo ci sono i nostri due protagonisti.

Fraser (Jack Dylan Grazer) arriva insieme alla sua famiglia non convenzionale, difatti a sua madre Sarah Wilson (Chloë Sevigny) viene affidato l’incarico di comandante. Insieme a loro c’è anche un’altra donna, la moglie di Sarah, Maggie (Alice Braga).

Arrivano quindi in un momento particolare per la base e per tutta la truppa militare: la nomina di un nuovo comandante, per di più, donna e omossessuale.

Se da una parte troviamo un ragazzo come Fraser, un po’ sui generis, dall’altra c’è Caitlin (Jordan Kristine Seamón) una ragazza apparentemente tranquilla, che vive la sua adolescenza in maniera convenzionale potremmo dire, con il suo ragazzo, il suo gruppo di amici e qualche bravata. La “normalità” e tutte le certezze di Caitlin verranno messe in discussione grazie a Fraser e alla sua amicizia.

Ogni episodio di We are who we are, coinvolge lo spettatore in questa amicizia tra Caitlin e Fraser, che piano piano iniziano a scoprire sempre più cose l’uno sull’altra.

L’Importanza dei temi affrontati

Quello che spicca e che quindi resta in We are who we are non è tanto la storia di amicizia adolescenziale in sé per sé, ma piuttosto la rosa di temi che vengono affrontati.  

Guadagnino è uno di quei registi che se deve osare, osa, ed è per questo che lo trovo anche piuttosto moderno e contemporaneo.

Uno dei temi principali è chiaramente quello della fluidità di genere e della sessualità, esplorato attraverso la vicenda di Fraser e Caitlin.

Fraser inizialmente ha ben chiara la sua omossesualità e cerca così di aiutare Caitlin a scoprire la sua, dato che la ragazza nel corso della storia, in preda a cambiamenti ormonali e dubbi, più volte si troverà di fronte a vere e proprie crisi d’identità.

Il sessismo è un altro tema che viene affrontato, la scelta di un comandante donna, Sarah Wilson, riscalderà molti animi all’interno della base, soprattutto quello del papà di Caitlin, che incarna perfettamente il prototipo di uomo alla “vecchia maniera”, restio alle scelte personali di Sarah, rigido e poco amorevole, questo poi avrà anche forti ripercussioni su Caitlin. 

Anche se potrebbe passare in sordina, il tema che designa la firma del regista è quello culturale, chiaro fin da subito, il riuscire a mescolare l’americanità con l’italianità funziona e rende il contesto reale e credibile.

Ma perché vedere We are who we are?

Perché esce fuori dagli schemi e c’è poesia, c’è realtà e c’è anche tanto da imparare.

Ogni singolo frammento fotografico rispecchia una sensazione, le colonne sonore fanno da padrone e l’ambientazione rende il tutto assolutamente perfetto nell’imperfezione dei protagonisti.

La scelta degli attori è un altro motivo per cui guardarla, il fatto che non siano molti conosciuti, rende il tutto molto più interessante.

Inizialmente potrebbe apparire greve e senza un filo logico, ma se andrete avanti, non ve ne pentirete.

a cura di
Francesca Graziano

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Francesca Graziano

Francesca Graziano nasce il 28 aprile del 1992 in un una città nel cuore della Puglia. Trapiantata in Abruzzo intraprende gli studi per diventare una “strizza cervelli”, per gli amici Psicologa Cognitiva, ah si è innamorata delle Neuroscienze, il suo sogno nel cassetto è un dottorato, per quello ci sta ancora lavorando. Dal liceo nutre una passione smodata per il cinema e la letteratura, la sua unica fede è il binge watching. I personaggi dei libri e i protagonisti dei film diventano i suoi migliori amici, la sua deformazione professionale la porta ad analizzarli in maniera compulsiva. Si cela in lei un estremo lato nerd, i film della Marvel e gli Anime le fanno perdere la testa. Si definisce Romantica, per scelta.

2 pensieri su “We are who we are: Guadagnino fa centro nuovamente

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