Vinicio Capossela – Per Gli Invisibili, Colorno – 2 ottobre 2020

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Con Vinicio Capossela continua la serie di concerti a sostegno dei lavoratori dello spettacolo che si riconoscono in P.E.R. (Promoter Emilia-Romagna) “Per Gli Invisibili” col sostegno della Regione Emilia-Romagna di Ater Fondazione e con il patrocinio di Siae Direzione nazionale, con la media partnership di Radio Bruno e Lepida Tv.

P.E.R. (Promoter Emilia-Romagna) prende vita da alcuni operatori dello spettacolo dell’Emilia Romagna che racchiudono tutto il settore, che si attivano per favorire la sensibilizzazione e chiedere alle istituzioni un aiuto concreto per tutti quei lavoratori fermi da marzo.

“C’è un’industria in Italia che non si vede, ma che realizza tutto ciò che vediamo “dal vivo”, che realizza centinaia di migliaia di piccoli e grandi eventi che producono milioni di euro di fatturato.

Un settore strategico per il Paese, con migliaia di addetti, che coinvolge milioni di partecipanti e occupa buona percentuale delle stanze degli alberghi, ristoranti, garantendone la sopravvivenza e rendendo le città più vive e sicure.

Noi siamo gli operatori dello spettacolo, tutti in ginocchio per l’impossibilità di lavorare, condizione che pare si protrarrà ancora a lungo.”

A salire sul palco nella splendida cornice della Reggia di Colorno (Parma) è Vinicio Capossela, il cantautore polistrumentista e scrittore italiano.

Lo spettacolo è stato creato apposta per lo spazio della Reggia, con la partecipazione degli attori dell’Ensemble Stabile di Teatro Due Cristina Cattellani, Laura Cleri, Gigi Dall’Aglio, Paola De Crescenzo, Davide Gagliardini, Anna Mallamaci, Luca Nucera e Massimiliano Sbarsi che lo accompagneranno come un vero coro greco.

Ecco le parole di Capossela alla fine dello spettacolo al microfono di Marcella Pelati:

“Questa iniziativa è un’iniziativa importante, che vuole dare visibilità ai lavoratori ma anche ai luoghi, perché è stato importante questo luogo, noi abbiamo pensato ad una cosa che potesse dare significato al luogo dove eravamo, e naturalmente mettere insieme a questo la causa degli operatori dello spettacolo e della musica.

E per questo partendo da un gioco quasi sonoro Edipo a Colorno, in realtà ci siamo accorti che una tragedia classica come questa di Edipo, potesse trovare posto anche in un momento come questo che stiamo attraversando, il fatto che ci sia un’epidemia, che ci sia un male.

La tragedia di Edipo inizia proprio così, con il popolo che va da il Re e gli dice: ci devi proteggere perché qui stiamo male, e alla fine il manifesto dei lavoratori dello spettacolo, è questo chiedere di essere ascoltati da un’autorità, che come nel caso di Edipo inconsapevolmente è causa di quel male, quindi ci sono tantissimi rimandi.

E poi c’è la questione della cecità: Edipo si accieca per non vedere, per non vedere il male che ha fatto. Io credo che sia una metafora molto calzante, questa società, l’uomo si accieca per non vedere il male che fa.

E tornando alla categoria dello spettacolo è bene, che questo male serva per accendere una luce, per trovare dei sistemi che tutelino i lavoratori della spettacolo, tutele che oggi non ci sono.”

Prossimo appuntamento PER Gli Invisibili è previsto per domenica 4 ottobre a San Mauro Pascoli (FC).

a cura di
Enrico Ballestrazzi