Autocertificazioni e bagagli: viaggiare nel post lockdown
Che cosa significa viaggiare nel post lockdown? Ce lo racconta Laura Losi.
Fin da quando ero una bambina ho sempre amato viaggiare. Prendere un aereo per volare lontano e andare alla scoperta di luoghi, culture e tradizioni che non mi appartengono. La gioia di respirare un’aria diversa e scoprire un nuovo paese per me non ha eguali.
Quindi, nel febbraio 2020, dopo una brutta giornata, armata di computer e cellulare ho deciso di prenotare le vacanze estive: meta Algarve.
La gioia è durata ben poco poiché nel giro di una settimana il mondo è stato investito da una pandemia e tutti i miei progetti per le vacanze sembravano essere destinati a scoppiare, come una bolla di sapone in balia di un bambino dispettoso.
I mesi di lockdown sono trascorsi lenti, tra una conferenza di Conte e l’altra, e a partire da maggio le nostre vite hanno iniziato a riprendere un pochino di normalità.
Poi è arrivato l’annuncio. A partire dal 3 giugno sarebbe stato possibile riprendere a viaggiare nei paesi della comunità europea e dell’aerea Schengen.
La gioia. Le mie ferie, quelle che sembravano un miraggio, forse sarebbero diventate la realtà.
Inizio a progettare seriamente il mio viaggio; la partenza si avvicina e con lei arriva anche un nemico inaspettato: l’ansia.
Starò facendo la cosa giusta? Partire è davvero la cosa più saggia da fare?
Non esistono risposte giuste o sbagliate a queste domande ma io ho scelto di fare le valigie e prendere un aereo.
Mentre ero in Algarve però mi hanno scritto diverse persone che sarebbero dovute partire nei giorni e nelle settimane seguenti e quindi ho capito che non ero da sola. Tanti altri erano nella mia situazione…quella che fino a sei mesi fa sarebbe stata un’occasione per staccare e rilassarsi è diventata per molti una fonte di ansia.
Piccolo vademecum per sopravvivere ai viaggi post covid
La cosa più importante da fare prima di partire è informarsi. Non basta più stabilire un itinerario e cercare i migliori ristoranti in cui andare a cena: ora bisogna capire quali sono le regole per poter accedere al paese in cui andremo in vacanza. Esistono diversi siti in cui andare a reperire questo tipo di informazioni: quelli delle ambasciate o viaggiaresicuri.it, che ci fornisce delle schede dettagliate su ogni paese e sulle normative vigenti.
La cosa che più mi ha creato ansia, però, sono state le autocertificazioni. Sui siti delle diverse compagnie aeree trovate i moduli da compilare in digitale o da stampare e consegnare se richiesti. La mancata compilazione di queste autocertificazioni può comportare una multa o l’impossibilità di viaggiare.
Ricordatevi anche che non è più possibile portare i propri bagagli in cabina a meno che non abbiate un apposito biglietto. La maggior parte delle compagnie, però, imbarcherà le vostre valigie in stiva ma, per evitare infarti, informatevi prima.
Siate preparati alle code fuori dagli aeroporti. Se eravate pronti alla fila per il controllo bagagli ora dovrete farla anche prima di entrare per la misurazione della temperatura: solo chi ha una temperatura corporea inferiore ai 37.5° può accedere all’aeroporto.
In ogni caso se avete sintomi influenzali rimanete a casa: la vostra salute, e quella degli altri, valgono più di qualunque viaggio
Se prima era fondamentale ricordarsi di mettere in valigia spazzolino, dentifricio e mutande ora dovete ricordarvi anche l’accessorio più in della primavera/estate 2020: la mascherina (che dovrete indossare per tutta la vostra permanenza in aeroporto e durante il volo).
Se avete dei dubbi o volete sapere com’è realmente la situazione nella zona in cui andrete ricordatevi che viviamo nel 2020 e che i social ci permettono di comunicare con chiunque in qualunque parte del mondo. Scrivete a chi è già nei luoghi delle vostre vacanze, troverete qualcuno che vi potrà spiegare com’è la situazione e magari, se siete ansiosi, riuscirà a tranquillizzarvi (o vi sconsiglierà di andare se le norme di sicurezza e di distanziamento non sono rispettate).
Ma la cosa più importante e fondamentale per partire in sicurezza è che voi siate tranquilli. Qualche ansia e qualche dubbio, vista la situazione, sono normali ma, ricordatevi, che state andando in vacanza e che non vi costringe nessuno.
Viaggiare deve essere un piacere e non una fonte di stress. State partendo per rilassarvi e lasciarvi alle spalle le ansie e le preoccupazioni quotidiane e non per aggiungerne altre alla lista.
Qualunque cosa decidiate di fare, qualunque sia la vostra meta vi auguro buon viaggio.
a cura di
Laura Losi