Mira: quando la musica è terapeutica

Mira: quando la musica è terapeutica
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Fuori dal 25 giugno su tutti i Digital Store Rosso Tiziano (Toro), l’ultimo singolo di Mira, edito Reload Music powered by Sony Music. Su di lei sappiamo ben poco o meglio lei stessa vuole lasciare poche tracce in giro, preferisce che a parlare sia la sua musica.

Il brano appartiene ad un progetto discografico più grande, ovvero lo Zoo di Mira. Ogni traccia del disco racconta un momento della sua vita, ed ogni animale rappresenta il lato della sua personalità che è venuto fuori da ogni specifico periodo narrato.

Rosso Tiziano racconta un trip, K-hole in particolare. Mentre scorreva in loop la base del brano, la mente dell’artista si riempiva di ricordi e sensazioni che aveva precedentemente provato durante l’esperienza sopracitata. Le immagini descritte sono frutto di sensazioni viscide e terrificanti, un vero e proprio dissidio interiore, una personalità frastagliata in due fazioni: una lucida, l’altra crollata letteralmente nel baratro.

Rosso Tiziano (Toro) è la quarta traccia sommata alle tre precedenti già edite su Spotify, con la rinnovata produzione artistica di Andrea Allegritti in arte TaDah.

L’abbiamo intervistata ed ecco cosa ci ha raccontato.

Come nasce Rosso Tiziano? 

Rosso Tiziano (Toro) nasce dal mio bisogno di riconciliarmi con il mio passato. Diciamo che per i miei primi tre singoli non ho voluto trattare cose troppo personali, mi sono limitata a raccontare attimi di quotidianità, momenti di vita comuni a chiunque. Poi invece ho realizzato che se devo in effetti far pace con alcune cose, perché non avviare questo percorso attraverso la musica e mettere in canzone tutti i miei demoni? E cosi è stato. Appena ho sentito la produzione musicale di TaDah, sono stata trasportata con la mente in un rave.

Subito ho iniziato a sentire un odore acre, le mani viscide sul mio corpo, ho provato una sensazione di tachicardia e panico generale. Ho realizzato quindi che tutte quelle cose che sentivo non erano altro che una battaglia interiore tra due me: una che prova vergogna e colpa quando ripensa a certe esperienze, e l’altra invece che é pronta a perdonare ed andare avanti. Mi sono fatta coraggio e ho deciso di lasciare più spazio alla seconda, mi sembrava la cosa più matura da fare. Cosi ho iniziato a scavare nei miei ricordi, rivedere foto di quando ero in quello stato, rileggere gli sms che mandavo a mia madre, senza alcun senso.

Quando ho iniziato a scrivere il pezzo ricordo che avevo un po’ di timore, cercavo di rimandare la scrittura e quindi di guardarmi nell’anima. Ho scritto la canzone un po’ in metro un po’ in studio. Per farlo mi sono convinta a lasciarmi andare, a esplorare i miei ricordi senza giudicare me stessa, e a capire che le scelte che ho fatto da più piccola hanno contribuito a creare chi sono oggi, e io posso dire di amare o comunque apprezzare chi sono oggi.

È stato molto terapeutico scrivere questo pezzo, mi ha aiutato a capire che amare sé stessi del passato è più difficile che amare sé stessi del presente, ma non impossibile. 

Quali canzoni ascolta Mira per chiudere fuori dalla stanza tutti i problemi? 

Ah, molto carina questa domanda! Faccio una top 5, dai. Dunque:  Changes (2Pac), Trust Nobody (Hippie Sabotage), Kyrie Eleison di un coro greco di musica bizantina, Ti regalo gli occhi miei (Gabriella Ferri), e infine Where is the Love (BEP)

Quali sono gli album che ti hanno cambiato la vita? 

Album che mi hanno cambiato la vita hmmm…il primissimo album che io abbia mai ascoltato era di Britney Spears “Oops I did it again”. Mi ricordo che ero gasatissima quando me lo regalarono, volevo essere come Britney e cantavo tutte le canzoni a squarciagola. Un altro album che mi ha dato molto in termini di emozioni ma anche di ispirazione, é “La buona novella” di De André. Infine, “Lost and Found” della bellissima e bravissima Jorja Smith. 

Pensi che il brano Rosso Tiziano possa essere d’aiuto a qualcuno in qualche maniera?

Ecco la domanda che temevo. Spero di si, ma non lo so. Non é una canzone del tipo “Uau, non mi drogo più, non lo fare tu che fa male bla bla bla”. é più la condivisione di quello che vedevo, di quello che provavo, la sensazione di energia, di estasi, di adrenalina, la dopamina a palla, rabbia, rosso. Diciamo che non so se la canzone stessa possa aiutare qualcuno che ha problemi di abuso di sostanze, ma penso che il messaggio dietro, e soprattutto il motivo per cui ho scritto la canzone, possano aiutare qualcuno. Mi piacerebbe un giorno poter aiutare gli adolescenti che si rivolgono alla droga per soffocare certe cose e accompagnarli lungo un percorso di amor proprio. 

Progetti futuri?

Eh eh eh. Progetti futuri ci sono. Non so quanto posso dire per ora, dico solo che ne avrete di me e di tutti i miei animali ancora per un po’! Sicuramente c’è in programma un’opera prima, cosi come forse un regalino estivo. Chi lo sa! 

a cura di
Giulia Perna

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Giulia Perna

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