Cecilia Quadrenni: uno sguardo “Verso Oriente”

Cecilia Quadrenni: uno sguardo “Verso Oriente”
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Cecilia Quadrenni, cantautrice di Siena, ha di recente pubblicato l’interessante singolo Verso Oriente, un piacevole connubio tra sonorità pop elettroniche e atmosfere orientali, sostenuto dalla voce eterea e delicata di Cecilia.

La tematica principale di cui canta la nostra cantautrice è la difficoltà di relazionarsi con le persone, siano esse parte di un rapporto amoroso, familiare o anche solo di amicizia. Un vero e proprio conflitto, paragonato alla guerra, a un territorio martoriato che cerca la sua pace e armonia.

Il singolo è accompagnato da un bel video ambientato a Montevecchia (LC), girato da Roberto Covi e Francis Theblue Room di On A Friday.

Verso Oriente è stato composto e scritto da Cecilia Quadrenni, con la produzione artistica di Matteo Stocchino, ed è stato registrato e mixato da Stefano Riccò.

Qui di seguito potrete leggere la chiacchierata avuta con Cecilia Quadrenni, e scoprire qualcosa di più su di lei, e sulle sue prossime uscite, tra cui il suo primo album.

Chi è Cecilia Quadrenni? Ti va di presentarti ai nostri lettori?  

Difficile parlare di se stessi, ma al tempo stesso più facile se si è cantautrici e si mette molto di noi stessi nella musica. Sono una persona molto semplice che ama cantare e che è felice di mettere in musica le emozioni più profonde e condividerle col pubblico.

Il tuo singolo Verso Oriente è molto interessante da un punto di vista musicale: vuoi raccontarmi com’è nato?

Verso Oriente è nato in una notte a Londra, mentre stavo dormendo e mi sono chiesta più volte se svegliarmi per registrarla. Ma la pigrizia ha vinto il primo round e mi sono riaddormentata.  Poi però la melodia continuava a girare in testa così ho ceduto e mi sono svegliata. Canticchiata piano sul cellulare in piena notte. Poi la mattina ho riascoltato l’audio, le parole sono venute fuori da sole e non nascondo che me ne sono subito innamorata, al punto di volerla realizzare ed arrangiare.  

Interessante la metafora della guerra per descrivere la fine di un rapporto: il tuo singolo lo vedi con un “lieto fine”, oppure con una chiusura, o… mistero?

Diciamo che il brano si riferisce anche alle difficoltà relazionali che si riscontrano nei rapporti familiari o tra amici. Il rancore e la voglia di rivalsa che prevaricano su tutto distruggendo, oltre che il rapporto, anche le persone.

Verso Oriente anticipa l’album di prossima uscita: che cosa ci puoi dire di questo disco? Quando uscirà?

L’album uscirà in autunno in data da definire e sarà composto da miei inediti in italiano. Inoltre, ci saranno due cover per omaggiare un artista italiano che io ho amato molto e che ha ispirato la mia arte e la mia vocalità, ovvero Mango.

Hai cantato in italiano, francese e inglese nella tua carriera: con quale lingua ti viene più spontaneo scrivere testi?

Per me la lingua del testo deve essere in sintonia con l’intenzione del brano e come un suono dell’arrangiamento può caratterizzarlo dandogli un’atmosfera particolare. Di conseguenza, non ho una lingua precisa con cui preferisco scrivere, ma ho sicuramente un’idea di quale lingua sarà più adatta al brano ed alla melodia.

Ho notato che sei laureata in Psicologia: quanto questa disciplina influenza i tuoi testi?

Sicuramente lo studio della psicologia ti cambia nel profondo e niente di quello che pensi e fai dopo è più uguale a prima. È anche risaputo che ci si avvicina a questa laurea per trovare risposte e placare i propri demoni, ma che purtroppo non ci si riesca. Ecco quindi che si continua il viaggio di ricerca dentro di noi faticosamente e con inquietudine. Ma si fa con la consapevolezza e con accettazione di poter trovare una luce anche attraverso le emozioni dell’arte. Credo che tutto questo si possa intuire e sentire nei testi delle mie canzoni.

In questo periodo di pausa forzata hai scritto nuovo materiale? Come hai passato questi mesi?

Sono stati mesi piuttosto duri di solitudine, ma soprattutto di lontananza dal pubblico e cioè da quella che è la più grande motivazione del fare musica. Ma ho avuto ispirazioni e la voglia di comporre anche per altri artisti, iniziando cosi un percorso autorale. Inoltre ho preparato tutto per poter registrare il singolo e girare il video non appena ci avessero dato il permesso di lavorare. E così è stato.

Quali sono le tue influenze musicali più significative?

Sicuramente la musica e le sonorità di artisti come Mango e Battiato per l’ambiente italiano mentre per l’estero apprezzo molto artisti come i Muse, Stromae e Simon and Garfunkel.

Può sembrare una domanda azzardata, ma te la faccio comunque: che programmi hai per il futuro, per promuovere la tua carriera artistica?

In questo periodo che ci ha visto tutti in bilico e fragili, abbiamo imparato a non fare troppi programmi, ma come conviene a chi vive di musica e come ho sempre fatto, ho deciso di andare avanti sfruttando al meglio ogni momento e possibilità.

Grazie mille per il tuo tempo e la tua disponibilità: sentiti libera di salutare i lettori di The Soundcheck come preferisci.

Grazie a voi per lo spazio ed il tempo che mi avete dedicato e un saluto particolare ai vostri lettori, con l’augurio di incontrarsi presto e poter condividere emozioni musicali dal vivo.

a cura di
Alessandra Leoni

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