Event Horizon, il nuovo album dei Matinée
Abruzzesi che conquistano la Gran Bretagna…E chi l’avrebbe mai detto
Italiani alla conquista dell’Inghilterra. Musicalmente parlando, non è mai un’operazione semplice. I Matinée, tuttavia, hanno facilmente trovato consensi, da sconosciuti e non.
Come il manager dei Franz Ferdinand, che li ha scovati e li ha presentati alla band scozzese, instaurando un rapporto di amicizia e collaborazione duraturo. Lasciatemi dire che hanno suscitato da subito un pizzico di orgoglio personale: da abruzzese, scovare dei conterranei largamente apprezzati in terra d’Albione è un piacere.
A sei anni di distanza dal debutto These Days, gli anglo-abruzzesi danno alle stampe Event Horizon, frutto di due anni di lavoro. Un pop rock spinto da una soverchiante dose di elettronica e sintetizzatori, soprattutto nella prima parte dell’album.
Nella seconda metà chitarra e basso hanno maggiore respiro, donando ai brani un equilibrio maggiori e che forse potrà accaparrarsi il ben volere di un pubblico ancora più ampio.
Pur avendo come fonte di ispirazione i Franz Ferdinand (il nome della band deriva dal brano The Dark Side of Matinée), il quartetto riesce a essere estremamente personale. Event Horizon è un album colorato e robusto; ha nel complesso un bell’impatto sonoro, grazie all’uso (a volte quasi esagerato) dei synth dalla brezza squisitamente Eighties.
Merito della stretta collaborazione con Chris Geddes dei Belle and Sebastian nonché grande estimatore della band. Un plauso doveroso verso l’ottima produzione, opera di Tony Doogan (già al mixer di Mogwai, The Libertines, Glasvegas).
Se non sopportate il sound synth Anni ’80, ovviamente è meglio che allontaniate i vostri padiglioni auricolari da Event Horizon. Se invece amate l’indie rock danzereccio e sporcato di elettronica, i Matinée sapranno donarvi delle gioie.
Abruzzesi che conquistano la Gran Bretagna… e chi l’avrebbe mai detto.
a cura di
Andrea Mariano
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