Drago: “Vi racconto di quella notte che non dimenticherò mai”

Drago: “Vi racconto di quella notte che non dimenticherò mai”
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Tutto stanotte è il singolo di debutto di Drago, musicista di lungo corso che per la prima volta si cimenta con una produzione propria.

Conosciuto nell’ambiente come bassista (Nic Cester, Ghemon, Diodato e molte altre collaborazioni), Roberto Dragonetti arriva con Tutto Stanotte, il primo di una serie di brani prodotti da Tommaso Colliva e pubblicati da Solid Records.

Tutto stanotte è un brano essenzialmente pop e parla di una di quelle serate in cui si arriva dopo una settimana pesante, una settimana dove si è accumulata rabbia e stress e ci si sente in debito nei confronti della vita, così si cerca in quella notte di vivere la ‘notte della vita’.

Drago trova ispirazione dai dischi dei grandi della musica italiana ( Rino Gaetano, Lucio Dalla, Battisti) da dove il suo amore per la musica è nato, ma crea il suo sound con molti elementi di elettronica  che contrastano con la sua voce graffiante.

Ecco cosa ci ha raccontato…

Chi è Drago e cosa vuole trasmettere al pubblico?

Drago è una persona sensibile che ama le cose e i gesti semplici, e un cantautore, a cui piace raccontare spaccati e sensazioni di vita quotidiana “affogando” il suo punto di vista in un mix di malinconia rabbia e speranza. Vorrei che le persone ascoltassero i miei pezzi come se stessero bevendo un cocktail. Più ingredienti, anche contrastanti tra loro, che trovano un legame e un senso di coesistere, e che alla fine se ne inebriassero fino a farsi trasportare, un pò come facciamo con la vita. Ogni giorno la vita ci serve un cocktail di emozioni e solo a fine giornata capiremo se la sbronza è buona o cattiva, spero la mia musica sia per loro una sbronza super positiva.

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Eri già conosciuto nell’ambiente musicale come Roberto Dragonetti, bassista di artisti del calibro di Nic Cester, Diodato e Ghemon. Quando hai capito di volerti dedicare ad un nuovo progetto personale?

Dopo molti anni passati a suonare in progetti fantastici e con artisti che stimo tantissimo, ho sentito la necessità di dire la mia. In questi anni, oltre ai live, ho lavorato molto anche in studio, è li che si vive la vera fase creativa, quella che preferisco, ed avere un proprio progetto avrebbe significato curare dall’inizio alla fine il processo di scrittura e creazione, per questo ho scelto di intraprendere questa nuova strada. Creare qualcosa che prende forma dal nulla vi posso garantire che è una soddisfazione incredibile.

“Tutto stanotte” è il tuo nuovo singolo. Che storia racconta?

Tutto stanotte, racconta di una di quelle serate in cui si arriva dopo una settimana pesante,  dove si sono accumulate rabbia e stress, ci si sente in debito nei confronti della vita, e si cerca in quella notte di vivere la “notte della vita”.
Voglio tutto stanotte è la frase, che in realtà certifica, che alla fine non si sa minimamente cosa si vuole e non si sa minimamente con chi prendersela. Ma anche in una notte di confusione e carica di negatività , si può incontrare la persona che ti porterà fino all’alba di un nuovo inizio, chissà magari migliore.

Nel video c’è una versione inedita di Milano. Che rapporto hai con questa città?

Con Milano c’è un rapporto di amore e odio. È un luogo dove si percepisce, soprattutto negli ultimi anni, un fermento e dove ogni giorno è possibile assistere a qualsiasi cosa, concerti interessanti tutte le sere, un’infinità di mostre ed eventi. Il tutto in una città che ormai ha quasi tutte le carte in regola per essere una metropoli, ma che comunque rimane a misura d’uomo.

(Dirai allora, che vuoi di più?)

Ecco, una parte di me ha bisogno di vivere tranquilla, lontano dal traffico e dal centro delle cose, aprire le finestre vedere il mare e sentirne l’odore ,fare una passeggiata senza riempirti i polmoni di smog, le orecchie del suono dei clacson e la testa di stress. Tutto questo, che può sembrare anche “sacrificabile” o irrilevante per qualcuno, Milano non ce l’ha, e a me manca.

Quali sono le tue ispirazioni musicali di riferimento e quali sono i tuoi ascolti del momento?

Ispirazioni musicali Lucio Dalla e Battisti su tutti. Loro sono il massimo per me perché hanno la potenza di essere diretti ma con una poetica disarmante. Riescono a trasportarmi nel loro mondo con delle immagini che mi arrivano dritte al cuore. Prendi “Caruso”di Lucio Dalla, quando penso a quel pezzo io vedo chiaramente le scene che lui ha scritto in musica e il mio cervello le ha elaborate in immagini e sensazioni ormai impresse nella mia mente, quando succede una cosa del genere l’artista ha centrato in pieno l’obbiettivo.

I miei ascolti del momento, sono vari, nelle ultime settimane sto ascoltando parecchio l’ultimo disco dei Tame Impala, l’ultimo di Beck, e trovo super interessante e molto bello l’ultimo lavoro di Lucio Corsi.

Parlaci di una notte che proprio non dimenticherai…

A parte quando l’Italia vinse i mondiali 😆 una serata indimenticabile fu quando con Nic Cester e la Milano Elettrica, abbiamo suonato a San Siro prima dei Muse, e già potevamo chiuderla qui, ma noi avevamo un altro concerto in Svizzera la sera stessa, arrivammo al pelo, tempo di accordarci, ci siamo sparati un altro concerto. Credo sia stato il concerto dove ho suonato meglio in tutta la mia vita, eravamo talmente carichi di adrenalina latente da San Siro che l’abbiamo convogliata tutta su quel palco in Svizzera. Comunque fortunatamente facendo questo lavoro, di “notti magiche” (tanto per rimanere in tema mondiali ) ne ho vissute tante e spero ce ne siano ancora tante!

a cura di
Giulia Perna

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