#GentEmergente – “Barche” è il nuovo singolo dei 7mbre

“Barche” è il titolo del nuovo singolo dei 7mbre, tre ragazzi che vivono a Nepi, a pochi passi dalla Capitale ma immersi nel verde. Il loro genere può essere definito come un pop elettronico con influenze rock.

La barchetta di carta è un simbolo: una cosa semplice da realizzare, eppure da piccoli ci sembrava chissà cosa, come anche scoppiare petardi o scavalcare cancelli.

Barche non è altro che un percorso di vita, soprattutto di crescita, raccontato in maniera super ironica; è come un bambino che diventa uomo, è trasformazione e cambiamento, ma con una risata in mezzo.

Carta d’identità: chi sono i 7mbre?

Tre ragazzi di Nepi: Sara (cantante tastierista autrice), Simone (chitarrista) e Davide (bassista).

Nel corso degli anni avete spesso cambiato formazione, se doveste descrivervi con un aggettivo adesso, quale scegliereste?

Sa: Pazienti.

Da: Resilienti.

Barche è il titolo del vostro nuovo singolo, una storia di traguardi raggiunti. Quali sono le vostre aspettative e quali invece i timori?

Sa: Mi aspetto il massimo da me stessa ma allo stesso tempo ho sempre paura di non essere all’altezza delle situazioni.

Da: Sono le stesse di qualsiasi ragazzo di 25 anni. Magari tra altri 25 anni ripenseremo a tutto questo facendoci una risata sopra, alla fine è di questo che parla il brano.

Si: Spero che riusciremo a mescolare i nostri gusti musicali quasi opposti per creare qualcosa di originale.

Raccontateci qualche aneddoto del video girato da Diego Ferri...

Da: In pratica abbiamo rischiato di farci cacciare via dal luogo delle riprese. (Ahahah)

Si: (Ahahah)

Sa: Abbiamo girato il video in un capannone convinti che fosse “abbandonato”: siamo arrivati alle 8:30 e ci siamo messi lì tranquilli a sistemare le cose. Dopo circa venti minuti arriva il proprietario… panico! (Ahahah)

Pendolari è il singolo precedente, che storia racconta?

Pendolari è un po’ il manifesto di questa generazione che passa le giornate sui mezzi pubblici e sui social network. Questi ultimi sono ormai parte di noi, a volte sono causa di incidenti stradali, a volte permettono di “conoscere” le vite altrui. In realtà è solo una grandissima illusione.

“Ti hanno visto sparare contro un albero, mi hanno vista lanciare quel coriandolo, ma chi ha visto non sa che sei un miracolo”

Quali sono i vostri progetti futuri?

Scrivere tanto, suonare tanto, divertirci tanto.

A cura di
Redazione

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