#Sanremo2020: le pagelle della quarta serata

#Sanremo2020: le pagelle della quarta serata
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Ci siamo quasi! Stasera scopriremo il Vincitore del 70° Festival di Sanremo. Una partita apertissima, a differenza di altri anni. Non c’è nessun vincitore in pectore, quindi stiamo pronti a tutti i colpi di scena possibili. Nel frattempo, scopriamo insieme le pagelle della quarta serata.

Ieri sera abbiamo avuto modo di riascoltare nuovamente tutti i brani in gara e, complice la minor tensione, ho notato in generale una migliore esibizione da parte di tutti gli artisti. 

Ripartiamo quindi dai voti dati al primo ascolto e valutiamo nuovamente le canzoni e i cantanti, dopo i numerosi ascolti di questi giorni.

Qua ritrovate le recensioni approfondite della prima e seconda serata.

TECLA – Voto al primo ascolto: 5 Voto finale: 5

Niente da fare. Un’esibizione piatta, dovuta probabilmente anche ad un pezzo che non rende merito alla voce di Tecla

MARCO SENTIERI – Voto al primo ascolto: 6 Voto Finale: 5+

Un pezzo impegnato dal messaggio encomiabile, ma niente di più. Al secondo ascolto sei già annoiato.

LEO GASMANN – Voto al primo ascolto: 7  Voto Finale : 6 ½

Un brano che non rimane in testa. Leo Gassmann lo interpreta comunque bene e va a vincere la sezione Nuove Proposte del 70° Festival della canzone italiana. Se lo merita? Nì. C’era qualcosa di meglio? Poco o niente. Rimarrà nella storia? No.

FASMA Voto al primo ascolto: 6 ½ Voto Finale: 7

A mio gusto la canzone migliore delle nuove proposte. Ma quel maledetto autotune sparato a mille rovina tutto. Ripeto il giudizio espresso al primo ascolto: avrebbe potuto vincere se cantata normalmente. Un grande e immenso PECCATO.

PAOLO JANNACCI – Voto al primo ascolto: 6 ½ Voto Finale: 7

Il testo è molto bello e il significato ancor di più. Sciolta la tensione della prima sera Paolo Jannacci torna sul palco più disteso e con il sorriso sulle labbra. Il risultato è positivo!

RANCORE – Voto al primo ascolto: 8 Voto Finale: 7+

Il brano rimane scritto bene e interpretato con la giusta grinta. Ma riascoltandolo non ho più provato la voglia di riascoltarlo nuovamente, forse per quel ritornello non entusiasmante.

Giordana Angi – Voto al primo ascolto: 5 ½ Voto Finale: 5

A condannare Giordana è senza dubbio il brano: piatto, noioso e già sentito. Lei ci mette tutta la grinta e l’intenzione del mondo per poterlo rendere speciale, ma non c’entra l’obiettivo.

FRANCESCO GABBANI: Voto al primo ascolto: 8 ½ Voto Finale: 8/9

La prima esibizione era stata un po’ incerta, quella di ieri sera perfetta. D’altronde Gabbani è così: cerca di combattere la comprensibile ansia di quel palco muovendosi, scalpitando e cercando di dare movimento ad ogni singola parola finendo per rovinare il brano. Quando si scioglie la tensione le sue performance sono perfette, sotto tutti i punti di vista. E poi lo confesso: mi colpisce sempre il suo bellissimo sorriso quando canta. Il sorriso di chi è orgoglioso di ciò che sta facendo. La sua canzone meriterebbe il 2° posto, Francesco Gabbani il 1°.

RAPHAEL GUALAZZI: Voto al primo ascolto: 6+ Voto finale: 7 ½

Con il passare delle serate è uscito con forza il grande artista che è indubbiamente Raphael Gualazzi. Grande musicista. La canzone rimane discutibile ma l’estro del cantante umbro straripa e fa crescere sensibilmente il giudizio finale della sua partecipazione al Festival.

PINGUINI TATTICI NUCLEARI: Voto al primo ascolto: 7+ Voto Finale: 7 ½ 

A molti ricordano gli Stato Sociale che infiammarono tre anni fa il palco dell’Ariston con “la vecchia” che ballava, ma con tutto il rispetto i Pinguini Tattici Nucleari sono qualcosa di più. Il brano è sicuramente furbacchione (e questo come ho già avuto modo di dire un po’ mi dispiace), ma loro rimangono comunque una band molto interessante nel panorama italiano. Sanno stare bene sul palco, in particolare il frontman Zanotti, e le capacità musicali e vocali ci sono eccome. Voglio premiare questi 6 ragazzi. Se finissero sul podio dell’Ariston la parte più razionale (e integralista) di me si indignerebbe, ma sotto sotto un bel sorriso mi scapperebbe.

ANASTASIO: Voto iniziale: 7 ½  Voto Finale: 7 ½

Si conferma una bella partecipazione quella di Anastasio. L’inciso del brano è molto molto forte. “Rosso di Rabbia” meriterebbe di finire nella top 10 di questa sera.

ELODIE: Voto iniziale: 6/7 Voto Finale: 6/7

Il brano se interpretato da Mahmood avrebbe senza dubbio colpito, complice anche l’arrangiamento potentissimo di Dardust (compositore di altissimo livello). Elodie purtroppo non riesce a non soccombere davanti a questi due “giganti sulle spalle” e ne viene sopraffatta.

RIKI: Voto inziale: 5 Voto Finale: 5

Mi dispiace perfino dare un voto insufficiente a Riki, che è palesemente alla ricerca di una riscossa. Ma questo Festival rischia per lui di rappresentare il canto del cigno. Vedere un ragazzo di 28 anni con questo velo di malinconia è un peccato, ma ormai si sa: questi sono i rischi dei talent. Ti masticano e quando è finito il succo ti sputano.

DIODATO: Voto iniziale: 9 Voto Finale 9

Per me è lui il vincitore di questo Festival. Una canzone che colpisce (seppur non la migliore del suo repertorio) con performance di altissimo livello. Diodato ha una voce per me meravigliosa e anche unica a livello nazionale. Vincerà il Festival? Continuo a credere che non accadrà.

IRENE GRANDI: Voto iniziale: 7/8 Voto Finale: 7 ½ 

Il brano è ben scritto e traspare al massimo la cifra stilistica di Vasco Rossi. Irene Grandi lo interpreta con la giusta grinta e carica. Ma non riesce a sfondare.

ACHILLE LAURO: Voto iniziale: 8 ½ Voto Finale: 8/9

La presenza scenica e le esibizioni di Achille Lauro in questo Festival di Sanremo sono andati a braccetto alla meraviglia con un brano ben composto e che sono certo riascolteremo centinaia di volte in radio. Se non spinto adeguatamente dal voto del pubblico, temo che Achille Lauro rimarrà giù dal podio. Ma la sua gara comincia domattina nelle vendite del singolo e negli stream su Spotify. E sicuramente sbaraglierà tutti!

PIERO PELU’ : Voto iniziale 6/7 Voto Finale: 7 ½ 

Superato lo choc iniziale, nel non trovarsi di fronte ad un pezzo adeguatamente rock come ci si aspetta da Pelù, non si può non apprezzare il brano. Scritto bene con un ritornello che si ficca in testa e non se ne va più. Il giudizio finale è più che positivo!

TOSCA: Voto iniziale 8 Voto Finale: 8-

Il voto è tutto per Tosca. Una voce meravigliosa che scalda il cuore. Il brano non è straordinario, lei sì. La più brava di tutti.

MICHELE ZARRILLO: Voto Iniziale: 6/7 Voto finale: 6 ½ 

A Zarrillo non gli puoi dire nulla: la sua voce è unica da sempre. E la sua professionalità indiscutibile. Però il brano è poca roba, pochissima. Non rimarrà fra le sue partecipazioni migliori al Festival.

JUNIOR CALLY: Voto iniziale 7/8 Voto finale 7/8

Per me la sorpresa del Festival. Presentato come il rapper del male, sale sul palco con un look da bravo ragazzo e canta un inno contro il populismo bello ritmato e quadrato. Bravo!

LE VIBRAZIONI: Voto iniziale: 6+ Voto Finale 7 ½

Anche per le Vibrazioni il mio primo giudizio era figlio della delusione di non ricevere da loro del sano rock ‘n roll! Una volta riascoltato il pezzo, non si può punire la band con una risicata sufficienza. Potrebbero essere la sorpresa del Festival e salire sul podio. Ribadisco quanto detto in precedenza: se lo meriterebbero per quanto fatto in questi anni!

ALBERTO URSO: Voto iniziale 4 Voto Finale 4

No, no e ancora no. Non so cosa altro aggiungere.

LEVANTE: Voto Iniziale: 7 Voto Finale: 7

Inciso efficace e capacità canore indiscutibili. Le esibizioni delle serate successive hanno confermato il tutto.

BUGO E MORGAN: Voto iniziale: 6 Voto Finale: 2

Nel primo ascolto si erano guadagnato un 6 politico, dopo ieri sera il voto passa direttamente a 2. Bugo era per me totalmente sconosciuto, dopo questa partecipazione a Sanremo ha tutta la mia solidarietà umana. Morgan si conferma il Balotelli della musica italiana: conoscenze musicali e competenze elevatissime, arroganza e protervia immensa. Siamo a posto così, grazie!

RITA PAVONE: Voto iniziale: 8 Voto finale: 7 ½

Il pezzo è fortissimo, ma davvero tanto. Lei non se la cava male e lo interpreta nel modo giusto. Chapeau per la grinta messa sul palco a quell’età.

ENRICO NIGIOTTI: Voto iniziale: 7+ Voto Finale: 6-

Un Festival a dir poco sottotono per Nigiotti, che quest’anno non può nemmeno puntare su un brano che lo trascini. Sembra svogliato e poco convinto, lui per primo. Peccato, davvero peccato. Mi aspettavo tantissimo da lui dopo la partecipazione dell’anno scorso.

ELETTRA LAMBORGHINI: Voto iniziale 6+ Voto Finale: 7

L’avevo auspicato dopo la prima serata e c’è riuscita: Elettra Lamborghini ha tirato fuori tutta la sua ironia e simpatia. Ieri sera ha pure cantato tutto sommato bene. Il pezzo rimane in testa e le sta bene cucito addosso. Insieme ad Achille Lauro lei vincerà la sfida delle radio e delle riproduzioni in streaming. Le Tendenze di YouTube parlano già da sole.

MARCO MASINI: Voto iniziale 6 Voto Finale: 6

Mi aspettavo di più da Marco Masini, capace di portare nelle scorse edizioni del Festival brani molto belli sul palco dell’Ariston. Quello di quest’anno non mi fa né caldo né freddo e anche l’urlato Masininano non riesce a renderlo un pezzo degno di nota.

I PROMOSSI DEL 70° FESTIVAL DI SANREMO:

Diodato, Francesco Gabbani, Achille Lauro, Raphael Gualazzi, Pinguini Tattici Nucleari, Anastasio, Piero Pelù, Junior Cally, Rita Pavone, Elettra Lamborghini, Tosca

I BOCCIATI DEL 70° FESTIVAL DI SANREMO:

Giordana Angi, Riki, Alberto Urso, Morgan, Enrico Nigiotti, Marco Masini

I RIMANDATI DEL 70° FESTIVAL DI SANREMO:

Rancore, Elodie, Irene Grandi, Michele Zarrilo, Paolo Jannacci, Levante, Le Vibrazioni

…E poi c’è Bugo!

A cura di:
Francesco Malferrari

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